La cattiva digestione, o dispepsia, è un malessere piuttosto diffuso, che si manifesta con gonfiore subito dopo i pasti, mal di testa, bruciore, dolore all’addome superiore e talvolta anche la nausea.
La cattiva digestione non è sempre indice di alimentazione errata. Spesso, infatti, può essere causata anche dallo stress e dall’ansia.
I sintomi sono inequivocabili: gonfiore e pesantezza di stomaco, alitosi, sonnolenza, cefalea, aerofagia, crampi, bruciori e nausea. In presenza di questi disturbi è opportuno evitare i cibi grassi, piccanti e speziati, i formaggi fermentati, i salumi, l’alcol e il caffè.
Inoltre, quando si mangia è importante masticare lentamente, senza avere fretta.
Anche i rimedi naturali possono venirci in aiuto. Ci sono infatti erbe, spezie e piante che contribuiscono ad alleviare i fastidi della cattiva digestione. Vediamole insieme.
Anice stellato
Di questa pianta, originaria della Cina, sono utilizzati a scopo terapeutico i frutti essiccati, che hanno la caratteristica forma a stella, da cui il nome. Il sapore ricorda quello della liquirizia e l’effetto più conosciuto e apprezzato è quello digestivo. Questa pianta, infatti, vanta proprietà carminative (elimina i gas intestinali), digestive e antispasmodiche. Si può acquistare singolarmente oppure in combinazione con altre piante sinergiche come il finocchio e il rabarbaro.
La tisana digestiva: si prepara con 1 g di anice stellato da lasciare in infusione in 1 tazza di acqua bollente per 15 minuti. Va bevuta subito dopo i pasti.
Finocchio
A scopo terapeutico sono utilizzati i semi, a cui sono attribuite proprietà digestive e stimolanti per lo stomaco e l’intestino. Come l’anice stellato, aiuta ad eliminare i gas intestinali e ha un’azione anti-meteorica. Favorisce, infatti, l’inibizione dei processi fermentativi e svolge un’azione antispastica sulla muscolatura liscia del colon.
La tisana digestiva: si prepara con 2-5 g di semi frantumati da lasciare in infusione in 1 tazza di acqua bollente per 10-15 minuti. Va bevuta subito dopo i pasti.
Liquirizia
Il principio attivo più importante di questa pianta diffusa in Europa orientale e meridionale è la glicirrizina, una sostanza concentrata soprattutto nelle parti legnose e nelle radici. La liquirizia possiede proprietà digestive.
La tisana digestiva: si prepara lasciando in infusione 1,5 g di radici schiacciate in 150 ml di acqua bollente per 15 minuti. Si beve subito dopo i pasti. Non bisogna mai superare la dose massima di 5 g al giorno. Nel caso si soffra di ipertensione, è preferibile evitarla e orientarsi su qualcos’altro.
Tarassaco
Questa pianta (che in greco significa letteralmente “io guarisco”) deve le sue proprietà digestive alla presenza di taraxacina, che migliora la digestione aumentando la secrezione delle ghiandole dell’apparato digerente, stimolando la produzione di saliva e succhi gastrici.
La tisana digestiva: si prepara portando a ebollizione 1 tazza d’acqua con 1-2 cucchiaini di tarassaco. Poi si spegne il fuoco e si lascia in infusione per 15 minuti prima di berla.
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