La febbre non è di per sé una malattia, ma un sintomo dovuto a un’infezione o un’infiammazione e rappresenta un meccanismo di difesa dell’organismo quando viene attaccato da batteri o virus. La febbre, infatti, è considerata come un aumento della temperatura corporea superiore a 37°. I rimedi naturali, in questo caso, possono essere dei validi alleati. Vediamo insieme quali sono quelli migliori e come si usano.
Sintomi della febbreCome anticipato, la febbre è essa stessa un sintomo, spesso accompagnato da altri disturbi come brividi, pallore e stato di malessere generale.
Rimedi naturali contro la febbrePer abbassare la temperatura non è sempre necessario ricorrere ai farmaci (solitamente vengono consigliati gli antipiretici a base di paracetamolo o di ibuprofene). I rimedi naturali, infatti, possono essere altrettanto validi. Solo per fare un esempio, le famose
spugnature con acqua fredda e aceto su fronte, inguine e ascelle, sono un ottimo sistema, assolutamente privo di effetti collaterali o controindicazioni, per favorire la perdita di calore dal corpo.
Tra i rimedi naturali più efficaci nel trattamento degli stati febbrili ci sono:
- Salice bianco: di questa pianta (Salix alba) tipica delle zone umide e paludose di tutta l’Europa continentale si utilizza a scopo fitoterapico la corteccia, che è ricca di salicilati e in particolare di salicina, una sostanza molto simile a quella contenuta nell’aspirina.
In caso di febbre si consiglia l’assunzione dell’estratto secco la cui dose giornaliera va da 9 a 11 mg per kg di peso corporeo, suddivisa in 2 somministrazioni, meglio se dopo i due pasti principali. In alternativa potete usare la tintura madre, nella dose di 30-40 gocce diluite in un po’ d’acqua, 2-3 volte al giorno dopo i pasti. - Boswellia serrata: di questa pianta originaria dell’Africa e dell’Arabia saudita si utilizza a scopo fitoterapico la resina, nota per le sue proprietà antinfiammatorie. Gli acidi boswellici, infatti, sono in grado di inibire un enzima capace di stimolare la produzione di sostanze endogene che facilitano i processi infiammatori.
Potete assumere l’estratto secco la cui dose giornaliera va da 7 a 11 mg per kg di peso corporeo, suddivisi in 2 somministrazioni preferibilmente lontano dai pasti. In alternativa, anche in questo caso, potete assumere la tintura madre nella dose di 30-40 gocce da assumere 2 volte al giorno lontano dai pasti.
Inoltre è particolarmente utile assumere
molti liquidi per evitare il rischio di disidratazione, preferire gli
alimenti ricchi di carboidrati e consumare molta
frutta e verdure ricche di antiossidanti.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.