I
radicali liberi sono sostanze nocive che danneggiano le cellule e causano l’
invecchiamento. Si formano continuamente nel nostro organismo, ogni volta che respiriamo, poiché l’ossigeno che entra in circolo è coinvolto nei processi di ossidazione che si svolgono in tutte le cellule del nostro corpo. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e quali sono i
rimedi naturali più efficaci per contrastarli.
Cosa sono i radicali liberi?Il primo a parlare di radicali liberi è stato il biogerentologo americano Denham Harman, oltre 50 anni fa. Si tratta di molecole instabili, le quali reagiscono con qualsiasi struttura molecolare che incontrano. Si formano all’interno delle cellule (per la precisione nei mitocondri), dove l’ossigeno è impiegato per produrre energia. Fin quando le cellule sono in grado di neutralizzare i radicali liberi (attraverso enzimi, vitamine, polifenoli, oligoelementi, ecc.), l’organismo non accusa alcun danno, ma con il passare degli anni le capacità di difesa diminuiscono e i radicali si accumulano, danneggiando tutti i costituenti dell’organismo e favorendo, di conseguenza, l’usura progressiva di corpo e mente. I radicali liberi, infatti, svolgono una potente azione antiossidante, danneggiando in modo particolare il nostro DNA. È oramai accertato, del resto, che molte malattie degenerative come l’Alzheimer, il morbo di Parkinson o l’arteriosclerosi siano associate proprio all’ossidazione.
Rimedi contro i radicali liberiPer limitare l’accumulo dei radicali liberi, le sostanze antiossidanti sono dei validissimi alleati. Le principali sono:
- Zenzero: è una pianta originaria dell’Asia orientale, di cui si utilizza, a scopo fitoterapico, la radice, sia fresca sia essiccata. Oltre a migliorare la digestione e ad avere una potente azione antinausea, vanta importanti proprietà antiossidanti (contiene circa 40 composti antiossidanti).
Si consiglia l’estratto secco, nella dose giornaliera di 12-13 mg per kg di peso corporeo, suddivisi in 2 somministrazioni a stomaco vuoto. - Curcuma: è una pianta originaria dell’India e appartiene alla stessa famiglia dello zenzero. E anche in questo caso, infatti, viene impiegato il rizoma (radice). È nota per le la sua azione coleretica (stimola la produzione della bile), ma soprattutto per l’elevato contenuto di vitamina C e altri antiossidanti, che proteggono dai radicali liberi.
Si consiglia l’estratto secco, nella dose di 8-10 mg per kg di peso corporeo, suddivisi in 2 assunzioni giornaliere, preferibilmente lontano dai pasti. - Ginkgo biloba: è una pianta originaria dell’Asia centrale. A scopo fitoterapico sono utilizzate le foglie dalla tipica forma a ventaglio, che sono ricche di terpeni e soprattutto flavonoidi, sostanze che interagiscono con i radicali liberi, contrastandone l’azione nociva.
Si consiglia anche in questo caso l’estratto secco, nella dose di 120-140 mg al giorno, in 1 o 2 somministrazioni, preferibilmente al risveglio e lontano dai pasti. Si assume a cicli di 3-4 mesi, intervallati da una pausa di 20 giorni.
Nella lotta ai radicali liberi, inoltre, non è da sottovalutare l’
alimentazione. I cibi ricchi di vitamine (C, E e provitamina A), polifenoli, bioflavonoidi, micronutrienti ed enzimi (selenio, rame, zinco, glutatione, coenzima Q10, melatonina, ecc.) sono utili per combattere i processi di ossidazione. Ecco perché gli esperti consigliano di consumare almeno
5 porzioni di frutta e verdura al giorno.
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