Diffusissimo in Oriente (soprattutto in Corea, Cina, Siberia e Mongolia), l’astragalo è una pianta composta da più di 40 sostanze in grado di agire positivamente sulla salute dell'organismo, in particolare stimolando le difese immunitarie e rendendo così il corpo più forte, resistente e sano. Bioflavonoidi, saponine, cumarine e polisaccaridi: queste sono solo alcune delle sostanze contenute nell'astragalo in grado di regalarci salute e benessere. Basti pensare che questa portentosa pianta era molto utilizzata già dall'antichissima e sapientissima medicina tradizionale cinese. Vediamo nello specifico a cosa servono i suoi estratti: ecco come ottenere più forza e salute con l'astragalo.
Protegge il cuore e riduce la pressione
Per prima cosa, l'astragalo svolge un'efficace azione protettiva nei confronti del cuore, grazie alla presenza nella radice dell'astragaloside, una sostanza che favorisce una buona funzionalità di tutto il sistema cardiocircolatorio. Questo ha effetti molto positivi anche sulla pressione arteriosa: l'astragalo è dunque utilissimo sia in caso di ipertensione, sia in caso di problemi al cuore.
Rafforza le difese immunitarie e previene le malattie da raffreddamento
Una delle più grandi proprietà benefiche dell'astragalo è senza dubbio la sua capacità immunostimolante: in altre parole, questa pianta alza le difese immunitarie dell'organismo, creando una sorta di barriera naturale contro le infezioni virali. In particolare, è efficace contro i tipici malanni stagionali da raffreddamento e le infezioni delle prime vie respiratorie (tosse, mal di gola, raffreddore, influenza). Tuttavia, può essere molto utile anche in caso di malattie più serie come l'epatite B e l’influenza aviaria.
Le grandi capacità immunostimolanti dell'astragalo erano note già all'antichissima medicina cinese, che aveva capito quanto l'azione stimolante svolta da questa pianta su polmoni e milza avesse evidenti ricadute positive sul sistema immunitario. Inoltre, di recente è stato evidenziato da alcuni studi scientifici come l’astragalo possa essere utile, sempre per alzare le difese immunitarie, anche nelle persone malate di cancro che seguono radioterapie o chemioterapie. In questi pazienti il sistema immunitario viene spesso gravemente compromesso, come effetto collaterale delle cure: e sembra che l'astragalo possa essere di una certa utilità anche in casi così estremi.
Riduce stanchezza e stress
Assumere l'astragalo permette anche, in parallelo all'azione immunostimolante, di aumentare le risposte adattative dell'organismo allo stress, in quanto facilita la crescita delle cellule, favorendone la longevità. Grazie all'astragalo i mitocondri consumano meno ossigeno ed è quindi meno probabile che le cellule vadano incontro a quei fenomeni di stress ossidativo che ci fanno sentire stanchi e svogliati, anche senza aver fatto sforzi particolari. In caso di stanchezza e debolezza generale dell'organismo (magari dopo una malattia oppure nei periodi di passaggio da una stagione all'altra) l'astragalo può quindi rivelarsi un vero e proprio toccasana.
Favorendo il vigore fisico e facendo diminuire la stanchezza, l'astragalo facilita anche le prestazioni intellettive (perfetto quindi da assumere quando si è sotto esame) e migliora pure la qualità del sonno.
Protegge il fegato
L'astragalo contiene le saponine, sostanze in grado di rendere più fluida la circolazione sanguigna e soprattutto di proteggere il fegato dagli effetti nocivi causati da sostanze tossiche e chimiche.
Funge da diuretico e allevia la nausea
E per finire, la pianta dell'astragalo facilita altre funzioni importanti per l'organismo: stimola la diuresi, favorisce i processi digestivi e apporta sollievo e benefici in caso di nausea e vomito.
Controindicazioni nell'uso dell'astragalo: nessuna!!
A differenza di altre piante, il cui uso prolungato nel tempo può dare qualche effetto collaterale, l'astragalo non presenta nessuna particolare controindicazione. Si tratta di una pianta piuttosto sicura. L'unico accorgimento da seguire riguarda la sua sospensione durante la gravidanza e l’allattamento: è tuttavia una semplice precauzione, perché al momento non esistono dati certi sugli effetti di questa pianta su feto e neonato.
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