L’ortosifon, noto anche come "tè di Giava" o "baffo di gatto" per i suoi stami di lunghezza eccezionale, è una pianta ricca di composti fenolici e in particolare di flavonoidi, particolarmente diffusa in Indonesia, ma che si trova anche in India e Pakistan. A scopo fitoterapico se ne utilizzano le sommità e le foglie. Vediamo insieme quali sono le sue proprietà e le eventuali controindicazioni.
Proprietà
L’ortosifon è noto soprattutto per la sua azione diuretica e depurativa. Questa pianta, inoltre, stimola l'eliminazione dell’acido urico con la stessa efficacia di uno dei più conosciuti diuretici chimici, la furosemide, e facilita anche l’escrezione di cloro, delle scorie metaboliche azotate e di potassio. Tali effetti sono molto utili in caso di ritenzione idrica e di cellulite poiché il tessuto colpito da questo inestetismo è ricco non soltanto di acqua, ma anche di acido urico.
L’ortosifon, grazie alle sue proprietà, è considerato anche anti-ipertensivo e antiallergico.
Utilizzo dell'ortosifon
La pianta si può utilizzare sotto forma di compresse o di tisana.
Per quanto riguarda l’estratto secco (compresse), la dose giornaliera va da 12 a 15 mg per kg di peso corporeo, suddivisi in due o tre somministrazioni preferibilmente lontano dai pasti.
La tisana di ortosifon, che può essere un ottimo coadiuvante nelle diete in quanto favorisce il fisiologico drenaggio dei liquidi, si prepara con 2 cucchiaini di foglie di ortosifon in una tazza d’acqua bollente. Si lascia in infusione per 10 minuti, si filtra e si beve. Si possono consumare al massimo 4 tazze al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.
L’ortosifon si può associare anche ad altre piante officinali dall’effetto diuretico come la betulla e il tarassaco.
Controindicazioni
L’ortosifon non ha particolari controindicazioni, tuttavia è preferibile non assumerlo nelle ore serali per evitare di alzarsi di notte per urinare. Inoltre, potenzia l’azione dei diuretici, sia naturali che di sintesi. È sconsigliato anche in caso di edemi da insufficienza cardiaca o renale.
Qualche suggerimento in più
Chi soffre di ritenzione idrica e di cellulite, dovrebbe limitare l’uso del sale o sostituirlo con le spezie e le erbe aromatiche, che danno sapore senza apportare sodio. Anche gli alimenti in scatola (conservati sotto sale) e quelli molto elaborati andrebbero evitati o comunque consumati con moderazione. Via libera all’acqua oligominerale, alla frutta e la verdura ricche di vitamina C (agrumi, peperone verde, papaia, ecc.), che stimola la produzione di collagene, favorisce il drenaggio dei liquidi e combatte naturalmente la cellulite.
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