La momordica (Momordica charantia) è una pianta originaria della Cina e delle regioni del Sud-est asiatico, appartenente alla famiglia delle cucurbitaceae (la stessa del melone, del cocomero e del cetriolo). A scopo fitoterapico si utilizza il frutto (sotto forma di succo e di estratto), dove si concentrano i principi attivi. Vediamo insieme quali sono le proprietà, gli usi e le eventuali controindicazioni.
Proprietà della momordica
La momordica è ricca di flavonoidi, licopene (potente antiossidante), luteolina, citrullina, saponine, gurmarina (che annulla la sensazione di dolce) e altre sostanze che gli conferiscono proprietà ipoglicemizzanti (charatina e polipeptide P). Non a caso la momordica viene chiamata anche “mangia-zuccheri”. Numerosi studi hanno dimostrato che il frutto agisce come l’insulina, ma senza modificarne il livello presente. Per questo motivo viene consigliata ai pazienti diabetici (diabete mellito) come integrazione di un’eventuale cura medica, accompagnata da una dieta adeguata e attività fisica.
La momordica, oltre ad agire positivamente sulla glicemia e a prevenire il diabete, aiuta a riattivare il metabolismo, stimolando l’organismo ad elaborare meglio i cibi e a utilizzare in modo adeguato i carboidrati.
Usi della momordica
La momordica si può trovare sotto forma di succo, estratto secco o infuso. Il succo si acquista già pronto in erboristeria e va assunto nella dose di 100 ml 2 volte al giorno.
La dose consigliata per l’estratto secco è di 2 capsule di 100 mg titolato al 7% per cicli di 1-2 mesi.
L’infuso si può bere sia caldo che freddo, preferibilmente dopo i pasti. A scopo preventivo ne bastano 1-2 tazze, ma per chi soffre di diabete è consigliato 1 l al giorno.
Potrete notare un miglioramento anche dopo 2 settimane, chiaramente in combinazione con una terapia tradizionale, dieta e attività fisica. Per la stabilizzazione della glicemia a valori più bassi bisogna considerare invece un periodo di 6-8 settimane.
Controindicazioni
La momordica non ha particolari controindicazioni, tuttavia è sconsigliata in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti e in gravidanza. Inoltre, è preferibile non associarla ad altri composti e farmaci ad azione ipoglicemizzante o, in alternativa, si può utilizzare l’infuso tenendo sotto controllo i valori della glicemia in modo che non si abbassi poi troppo. L’uso del rimedio a dosaggi elevati potrebbe causare dolori addominali, nausea e diarrea, perciò è consigliabile non superare le dosi suggerite.
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