Il guggul è un'oleoresina gommosa ottenuta dalla corteccia della Commiphora mukul, un albero spinoso di piccole dimensioni appartenente alla famiglia delle Burseraceae, che cresce nel nord-est dell'India e in Pakistan. A scopo fitoterapico viene impiegata sotto forma di polvere. Vediamo insieme quali sono le sue proprietà, gli usi e se esistono controindicazioni.
Le proprietà del guggul
Il guggul, essendo una resina, viene sfruttata come fonte di caucciù, ma è interessante anche dal punto di vista terapico. La medicina ayurvedica lo impiega da sempre come rimedio per i disordini metabolici. Questa pianta, infatti, vanta un’azione ipocolesterolemizzante, poiché è in grado di ridurre il colesterolo totale e quello cattivo (LDL) . Il guggul, infatti, aumenta il numero dei recettori per il colesterolo LDL che si trovano sulla superficie delle cellule del fegato. In questo modo, i lipidi vengono eliminati a livello ematico e degradati in seconda battuta attraverso la bile. Diversi studi scientifici hanno dimostrato come la polvere di guggul aiuti a ridurre la colesterolemia causata da una dieta ricca di grassi. Inoltre, sembra che questa pianta svolga anche un’azione antisclerotica, dal momento che inibisce l’ossidazione delle LDL.
Il guggul, oltre ad essere un valido alleato contro il colesterolo, è utile anche per trattare l’eccesso di adipe e la ritenzione idrica. Questa pianta, infatti, stimola la produzione degli ormoni tiroidei (grazie ai guggulsteroni), che a loro volta attivano la naturale azione brucia grassi dell’organismo. È bene precisare che questo tipo di rimedio è indicato soprattutto quando perdere peso diventa più difficile, nonostante si stia seguendo una dieta ipocalorica. Chiaramente, chi pensa di dimagrire senza fare il minimo sforzo, cioè senza affiancare ad un valido programma dietetico un’adeguata attività fisica,assumendo semplicemente il guggul, non otterrà i risultati desiderati.
Usi del guggul
Il modo migliore per sfruttare le proprietà ipocolesterolemizzanti è assumere l’estratto secco, la cui dose giornaliera va da 14 a 20 mg per kg di peso corporeo, suddivisa in 2 somministrazioni, una al mattino al risveglio e l'altra alla sera poco prima di andare a dormire.
Controindicazioni
Il guggul non ha particolari controindicazioni; in alcuni pazienti può tuttavia causare nausea, eruttazioni e singhiozzo. A dosi elevate può anche provocare diarrea. È sconsigliato in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, ma anche in gravidanza e durante l’allattamento. Questa pianta, inoltre, può ridurre l'assorbimento intestinale del propranololo, un farmaco ad azione beta bloccante, e del diltiazem, un medicinale ad azione calcioantagonista.
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