La grindelia (Grindelia robusta) è una pianta erbacea dai vistosi fiori gialli, appartenente alla famiglia delle Asteracee (la stessa dell’echinacea), originaria della California e del nord del Messico. Le fu attribuito il nome di “gum plant”, letteralmente "pianta della gomma", poiché produce una sorta di gel vischioso e balsamico. La parte utilizzata a scopo fitoterapico sono i capolini resinosi e le foglie. Vediamo quali sono le sue proprietà, gli usi e le eventuali controindicazioni.
Proprietà della grindelia
La grindelia, introdotta in Europa dai Gesuiti, veniva già impiegata con successo dagli Indiani della California per il trattamento della tosse e di alcune affezioni cutanee come scottature e irritazioni.
È entrata a far parte della farmacopea degli Stati Uniti fin dal 1882. Questa pianta, infatti, vanta proprietà spasmolitiche, espettoranti, antinfiammatorie, bechiche (calma la tosse) e antispasmodiche. Il merito è dei suoi principi attivi, tra cui alcaloidi, flavonoidi, olio essenziale, resine e tannini.
È uno dei rimedi naturali più efficaci contro la tosse (anche quella secca), la bronchite, il catarro e gli spasmi della muscolatura bronchiale.
Inoltre è un eccellente antisettico, caratteristica che la rende ideale contro le infezioni della vescica e dell’uretra. Risulta utile anche come leggero tonico gastrico grazie al suo sapore amaro (conferitogli dai tannini).
Usi della grindelia
La grindelia, come anticipato, è uno dei rimedi d’elezione contro la tosse. In questo caso sono indicati l’infuso, la tintura madre o l’estratto fluido.
La tisana si prepara molto facilmente: portate a ebollizione 1 tazza di acqua (circa 150 ml), poi spegnete e lasciate in infusione 4-6 g di droga, coprendo il pentolino per non far disperdere le sostanze volatili. Filtrate e bevete durante la giornata.
Sebbene la tisana sia un'ottima soluzione per la tosse, va precisato, però, che l’estratto fluido e la tintura madre sono più efficaci poiché la resina è poco solubile in acqua. La dose consigliata dell’estratto fluido va da 1 a 4 g al giorno (da 35 a 140 gocce), 3 volte al giorno, mentre quella consigliata della tintura madre va da 5 a 10 g al giorno.
Per uso esterno, potete usare l’oleolito di grindelia, utile come antinfiammatorio (ad esempio nelle dermatiti da contatto).
Controindicazioni
La grindelia presenta una tossicità molto bassa ed è una pianta generalmente ben tollerata. Usata a lungo o a dosaggi elevati, può tuttavia essere irritante a livello renale e del tubo digerente. È controindicata in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti ed è preferibile evitarne l’assunzione in gravidanza, durante l’allattamento e nei soggetti con epatopatie e insufficienza renale. Le interazioni non sono note, ma sono segnalate possibili allergie crociate con altre piante della stessa famiglia botanica (Asteracee).
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