La griffonia (Griffonia Simplicifolia) è una pianta arbustiva di notevoli dimensioni appartenente alla famiglia delle leguminose, originaria delle regioni tropicali e umide dell’Africa centro occidentale. Viene chiamata anche “fagiolo africano”.
A scopo fitoterapico si utilizzano i semi, che si presentano di colore marrone (quando sono maturi) e di forma rotonda e piatta. Vediamo insieme quali sono le sue proprietà, gli usi e se esistono controindicazioni.
Proprietà della griffonia
Nella medicina popolare africana la griffonia è impiegata come afrodisiaco, ma negli ultimi anni questa pianta è stata riscoperta anche dalla fitoterapia occidentale. Il merito è dei suoi semi, che sono ricchissimi di 5-HTP (5-idrossitriptofano), il precursore della serotonina, il cosiddetto “ormone del benessere”. Questo neurotrasmettitore viene sintetizzato dal nostro organismo solo attraverso l’alimentazione a partire dal triptofano, un aminoacido essenziale. Il 5-HTP rappresenta un passaggio intermedio di tale sintesi. La serotonina è coinvolta in varie e importanti funzioni biologiche: interviene nella regolazione del tono dell’umore, del sonno (la serotonina è a sua volta il precursore della melatonina), del senso di fame e molto altro.
Quando questa sostanza non è presente a livelli adeguati, come nelle situazioni di stress e di stanchezza, si possono verificare disturbi dell’umore come ansia, irritabilità insonnia, depressione, ma anche fame nervosa, in particolare nei confronti dei carboidrati ad alto indice glicemico (pane bianco, pasta, patatine, crackers, dolci, ecc).
Usi della griffonia
Grazie all’alta concentrazione di 5-idrossitriptofano, la griffonia fornisce all’organismo una maggiore disponibilità di serotonina, rivelandosi utile in caso di depressione (lieve e moderata), anche associata ad ansia o a disturbi stagionali, nel trattamento dell’insonnia e dei disturbi del sonno, ma anche in caso di sovrappeso poiché aiuta a placare gli attacchi di fame nervosa.
La griffonia interviene anche sulla percezione del dolore ed è per questo efficace contro l’emicrania e le fibromialgie.
Posologia della griffonia
Come dosaggio si consigliano 300-600 mg di estratto secco (in capsule o compresse) suddivisi in 2 assunzioni giornaliere, preferibilmente lontano dai pasti.
Controindicazioni
La griffonia, nonostante le voci sulla sua presunta pericolosità, è generalmente ben tollerata. In alcuni casi si possono manifestare alcuni disturbi, seppure di modesta entità, come nausea e meteorismo, ma di solito scompaiono nel corso del trattamento o semplicemente riducendo il dosaggio per qualche giorno. Il rimedio, invece, è assolutamente controindicato in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, durante la gravidanza e l’allattamento e nei pazienti in cura farmacologica per depressione e disturbi psichiatrici, poiché potrebbe interagire negativamente con i medicinali.
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