La genziana (Gentiana lutea) è una pianta originaria dell’Europa centro-meridionale e diffusa anche nell’arco alpino e sugli Appennini, dai bei fiori giallo-dorato. Viene coltivata e utilizzata per la preparazione di numerosi liquori, ma non solo. A scopo fitoterapico si utilizza la radice, dove si concentrano i principi attivi. Vediamo insieme quali sono le sue proprietà, gli usi, gli effetti collaterali e se esistono controindicazioni.
Le proprietà della genziana
La genziana è nota soprattutto per le sue proprietà digestive. Dalle radici della pianta, infatti, si estraggono sostanze molto amare (genziopicrina, amarogentina e gentiacaulina) che agiscono sulla digestione e sulla motilità gastrica, aumentando la produzione di succo gastrico. Tale azione si sviluppa a seguito della stimolazione dei recettori del gusto nella bocca e la produzione di saliva.
Questa pianta, inoltre, grazie alle sue proprietà aperitive (stimolazione della secrezione salivare), trova applicazione nel trattamento dell’anoressia e vanta effetti coleretici poiché favorisce la secrezione della bile e lo svuotamento nel duodeno.
Usi della genziana
L’uso principale della genziana è per favorire la digestione in caso di pasti abbondanti o ricchi di grassi. Non è casuale, infatti, che venga utilizzata in molti liquori amari assunti a fine pasto proprio come digestivi e in numerosi preparati farmaceutici per stimolare la funzione intestinale.
In caso di indigestione o digestione lenta, versate 1 cucchiaio di radice in una tazza di acqua. Portate ad ebollizione e spegnete. Coprite e lasciate riposare per 5 minuti. Bevete 1 tazza dopo un pasto abbondante.
La genziana, poiché stimola la secrezione delle ghiandole digestive, aiuta anche in caso di anoressia.
Preparate un decotto facendo bollire per 10 minuti 2 g di radice in 100 ml di acqua. Coprite e lasciate riposare per 5 minuti. Bevete 1 tazza prima dei pasti.
La genziana può essere impiegata anche per uso esterno come lozione per capelli poiché arresta la caduta. Si può acquistare in erboristeria.
Effetti collaterali della genziana
Questa pianta è generalmente ben tollerata; tuttavia possono manifestarsi crampi addominali e iperacidità gastrica dopo l’assunzione.
Controindicazioni
La genziana ha un livello di tossicità molto basso, ma il suo utilizzo è sconsigliato in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti e in caso di gastrite, ulcera peptica ed esofagite. È controindicata anche durante la gravidanza e l’allattamento: a causa del suo sapore amaro, infatti, il latte potrebbe diventare sgradevole per il bambino. Inoltre, il rimedio può interagire con i farmaci (soprattutto i farmaci antinfiammatori non steroidei – FANS), aumentandone la gastrolesività.
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