L’erisimo viene chiamato anche l’erba dei cantanti. Deve la sua fama erboristica, infatti, alla capacità di alleviare le infiammazioni della gola.
La caratteristica di questa pianta era conosciuta sin dall’antichità; non a caso il suo nome deriva dal greco “euro” ovvero “io salvo” e “oimos” ossia “il canto”. Vediamo insieme quali sono le sue proprietà, l’uso e se esistono eventuali controindicazioni.
Proprietà dell’erisimo
L’erisimo cresce spontaneamente nei terreni incolti, lungo i bordi delle strade o vicino ai centri abitati.
A scopo fitoterapico si utilizza la pianta intera fiorita fresca, poiché con l’essiccazione si perde gran parte della sua attività.
Vanta proprietà astringenti, antinfiammatorie, emollienti, espettoranti, fluidificanti e mucolitiche.
Grazie ai suoi principi attivi (eterosidi solforati e olio essenziale), infatti, è in grado di alleviare le infiammazioni della gola e di risolvere la raucedine e l’afonia conseguenti a laringiti, faringiti e tracheiti acute o croniche, ma anche le irritazioni delle prime vie aeree dovute a tosse, influenza e raffreddore.
L’erisimo è indicato anche per chi fuma. Viene utilizzato, infatti, come sintomatico nella tosse dei fumatori.
Secondo alcuni studi recenti la pianta avrebbe anche un effetto antispastico sulle vie biliari, che la renderebbe utile in caso di calcoli biliari.
Uso dell’erisimo
L’erisimo si può acquistare in erboristeria e si può assumere sotto forma di infuso o tintura madre.
La tisana si prepara lasciando in infusione 6 g di parti aeree in 1 tazza di acqua bollente per 10-15 minuti. Poi si filtra e si beve. Poiché il sapore non è particolarmente gradevole, potete aromatizzare con del miele.
La tintura (soluzione alcolica) si prepara facendo macerare 20 g di erisimo in 100 ml di alcol (20°) per almeno 8 giorni. La dose è di 2-3 cucchiaini al giorno da diluire in poca acqua.
La pianta si può utilizzare anche per fare dei gargarismi più volte al giorno. In questo si segue la stessa procedura dell’infuso e si usa al bisogno.
Controindicazioni
Anche se l’erisimo non ha particolari controindicazioni, va evitato l’uso in caso di allergia alle Cruciferae o di ipersensibilità verso uno dei componenti, lesioni cutanee ed allergie della pelle.
Un’assunzione prolungata è sconsigliata nei soggetti ipotiroidei.
La pianta, inoltre, può inibire l'effetto anticoagulante del warfarin per il contenuto di vitamina K, aumentare il metabolismo di alcuni farmaci per l'attività di induzione enzimatica e può interferire con il metabolismo dello iodio a livello tiroideo per la presenza di isotiocianati. Infine, non va assunta in gravidanza e durante l’allattamento.
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