La curcuma (Turmerico) è un tubero appartenente alla famiglia delle zingiberaceae, di cui fanno parte anche lo zenzero e il cardamomo. In India, dove viene definita la “regina delle spezie”, è un caposaldo della cucina e della medicina tradizionali e oggi è ampiamente studiata dai ricercatori di tutto il mondo per i suoi benefici. Vediamo quali sono le sue proprietà, gli usi e le eventuali controindicazioni.
Le proprietà e i benefici della curcuma
La curcuma è uno degli ingredienti principali del più noto curry (composto per il 33% proprio di curcuma) e, per via del suo colore, viene chiamata anche "zafferano delle Indie". Questo tubero, infatti, una volta schiacciato e polverizzato, si presenta di colore giallo-ocra. Viene impiegata anche come colorante nell’industria alimentare (con la sigla E 100).
Negli ultimi anni anche in Italia si è cominciato ad apprezzare questa spezia e non solo in cucina. La curcuma, infatti, ha mostrato di possedere molte proprietà di estremo interesse e il merito è del suo prezioso principio attivo, la curcumina, che continua ad essere oggetto di studio per i suoi benefici. La curcumina ha dimostrato di possedere notevoli proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antinfettive.
Questa sostanza, verso la quale è cresciuto moltissimo l’interesse come agente neuroprotettivo, è in grado di contrastare i radicali liberi, contrastandone gli effetti negativi non soltanto sulla pelle (invecchiamento cutaneo), ma anche su fegato, stomaco ed intestino. L'attività antiossidante della curcumina, infatti, è 300 volte più efficace di quella della vitamina E.
La curcuma si è rivelata utile in caso di dolori muscolo-scheletrici, flogosi, ma anche mestruazioni dolorose, spasmi addominali dovuti a coliche, fibromialgia e mal di testa. Tra le altre proprietà si annoverano anche quelle antibatteriche, antivirali e antimicotiche (agisce anche sulla Candida albicans).
Tra le proprietà più interessanti della curcumina c’è quella antitumorale. Secondo numerosi studi, infatti, potrebbe essere utile almeno in 8 tipi di cancro: polmoni, bocca, colon, fegato, rene, pelle (melanoma), mammella e leucemia. Questa sostanza sarebbe in grado di inibire la proliferazione delle cellule tumorali, indurre l’apoptosi (una modalità di morte cellulare), inibire la trasformazione delle cellule da normali a tumorali e la formazione dei vasi che alimentano il tumore (effetto anti-angiogenetico) e di sopprimere l’infiammazione.
La curcumina, infine, se applicata localmente, ha dimostrato grande efficacia contro la psoriasi, l’artrosi, le ferite (è cicatrizzante) e aiuta a prevenire l’Alzheimer.
Usi della curcuma
Per beneficiare al massimo delle proprietà della curcuma è necessario ricorrere agli integratori alimentari, ma fate attenzione al reale contenuto di curcumina. La concentrazione, infatti, deve essere al 90-95% e la quantità per ogni capsula di 500 mg. La dose consigliata è da 1 a 4 capsule al giorno, da assumere durante i pasti. Non deve essere presente alcun additivo per potenziare le proprietà della curcumina. Potreste trovare in commercio, infatti, dei prodotti che contengono piperina (estratta dal pepe nero), aggiunta per aumentare la biodisponibilità, ma in grado di danneggiare il rivestimento epiteliale dello stomaco e dell'intestino.
Controindicazioni
Pur non avendo controindicazioni, la curcuma è sconsigliata a chi soffre di ulcera o calcoli alla cistifellea. Inoltre, può interagire con i farmaci ipoglicemizzanti.
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