Complice uno stile di vita sedentario, lo stress e la cattiva alimentazione, la stitichezza è un disturbo che varia da persona a persona, ma esiste un consiglio che vale per tutti: evitate di ricorrere ai farmaci lassativi, almeno fino a che non conoscerete le reali cause della crisi. Rivolgetevi alla natura e ai suoi rimedi, che noi come sempre vi proponiamo, e non dimenticate di chiedere sempre consiglio al vostro medico e al vostro erborista di fiducia.
La malattia
I sintomi più comuni della stitichezza (o stipsi) sono irregolarità e difficoltà nell'eliminazione delle feci. Altri sintomi possono essere mal di testa, depressione, insonnia, perdita di appetito, cattivo odore, lingua sporca, vertigini, afte, acidità e vertigini. Spesso la stipsi ha origini nervose e non sono escluse anche una predisposizione genetica o una determinata intolleranza alimentare. La stipsi può portare anche a momenti di sofferenza acuta, caratterizzati da dolori nell’espulsione, perdita di sangue, difficoltà e fatica, dolori addominali ed emorroidi. Acuta o lieve, la stitichezza non è in ogni caso un disturbo da trascurare perché, se peggiora, può degenerare in occlusione intestinale, che necessita di ricovero ospedaliero.
Stile di vita
Se soffrite di stitichezza, il movimento fisico è fondamentale: è, infatti, clinicamente dimostrato che fare un po' di sport, una corsa, una camminata a passo svelto, aiuta a far crescere lo stimolo. Inoltre, una vita sedentaria porta lentezza anche al processo digestivo, da cui derivano diversi problemi tra cui, appunto, la stipsi.
Una cosa da non fare (o almeno da fare il più raramente possibile) è trascurare lo stimolo per molto tempo, o perché non vi sembra il momento più opportuno per andare in bagno, o perché siete impossibilitati dalla situazione. A lungo andare il vostro organismo potrebbe stabilizzarsi su ritmi di espulsione più lenti e radi.
Alimentazione
Contro la stitichezza è importantissimo bere molta acqua, almeno 1,5-2 litri al giorno, con l'aggiunta di un bel bicchierone d'acqua tiepida al mattino appena svegli: sarà di sicuro aiuto. L'alimentazione, poi, deve essere quanto più possibile ricca di fibre: frutta e verdura, pane integrale e biologico, pasta integrale e legumi sono tra gli alimenti che ne contengono di più. Anche gli spinaci sono utilissimi in caso di stipsi: contengono, infatti, del materiale organico capace di pulire, ricostruire e rigenerare la zona intestinale. 100 ml. di spinaci crudi, mischiati con una quantità uguale di acqua da consumare due volte al giorno, si riveleranno un ottimo rimedio.
Ricordate che la frutta non va consumata a fine pasto ma come spuntino, e va preferita l'uva (almeno 350 gr. al giorno), i kiwi e la mela cotta. Anche le pere sono molto indicate, da consumare subito dopo colazione o dopo cena, così come i fichi e le prugne, con cui potete preparare anche degli sciroppi e dei succhi lassativi (con la dovuta cautela). L’arancia, invece, può aiutarvi a prevenire l’accumulazione dei residui di alimenti nel colon.
Meglio diminuire la quantità di pasta e consumare ogni tanto un po' di latticini (yogurt o fermenti lattici) per ristabilire l’equilibrio della flora batterica intestinale. Da evitare: tutti i prodotti della farina bianca, riso, pane, formaggi, carne, torte, dolci, biscotti, uova e zucchero.
Per quanto riguarda i comportamenti alimentari, evitate di mangiare di fretta e di masticare poco, consumate i pasti in un ambiente sereno e tranquillo, evitate di unire diversi alimenti proteici come la carne e il formaggio o di mangiare carboidrati e proteine animali nello stesso pasto.
Può essere utile anche sottoporsi a un po' di disintossicazione alimentare, consumando al posto dei classici pasti solo alimenti bio, brodi e minestre leggeri, tisane depurative. Certo è un po' duro da seguire, ma spesso utile allo scopo, se fatto per un breve periodo.
Le cure naturali
Esistono molte erbe e sostanze naturali, tutte acquistabili in erboristeria, che aiutano l'evacuazione e con cui si possono preparare tisane, decotti, succhi. Rientrano a pieno titolo tra i trattamenti lassativi il finocchio, il cumino e il coriandolo, in grado anche di ridurre i gonfiori addominali. Anche frangula e rabarbaro sono stimolanti e attivi sull’intestino, e possono anch'essi risolvere i problemi di gonfiore e di assimilazione, aiutandoci a evacuare con regolarità. Trattandosi di rimedi equiparabili ai tradizionali lassativi da banco, non sono adatti in caso di gravidanza e allattamento. Affinché non divengano irritanti, non vanno in ogni caso assunti troppo a lungo.
Altre piante efficaci sono i semi di psillio e di lino, le radici di altea e la malva, grazie alla loro azione lassativa molto delicata e alle loro proprietà lenitive delle infiammazioni delle mucose. Al mattino (ed eventualmente anche alla sera) provate a bere una tazza di decotto di malva a cui aggiungerete due cucchiai di semi di psillio. Dovrebbe sortire buoni risultati.
Per combattere aerofagia e stitichezza connessa c'è anche il decotto di liquirizia, da consumare al mattino, una tazza al giorno. Prepararlo è facile, basta bollire 15 gr. di liquirizia essiccata per 15 minuti in 1 l. d’acqua.
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