Il cardamomo è una spezia non molto utilizzata in Italia, ma diffusissima nella cucina dei paesi asiatici, dove è parecchio apprezzata per il suo sapore deciso. Di solito, quando si parla di cardamomo si sottintende che sia il cardamomo verde, quello più conosciuto e pregiato, anche se in realtà ne esiste pure un'altra varietà (il cardamomo nero). Questa spezia è conosciuta fin dall'antichità (la usavano già i Cinesi e gli antichi Egizi) non solo per la capacità di insaporire in modo unico e particolare piatti sia dolci che salati, ma anche per le svariate proprietà benefiche per l'organismo. Vediamo quali sono!
Tosse, mal di gola e raffreddore
Il cardamomo contiene una sostanza chiamata cineolo che conferisce alla spezia capacità espettoranti, rendendola molto utile nel trattare leggeri disturbi stagionali come tosse, mal di gola e raffreddore. In caso di questi malanni, un buon infuso a base di cardamomo può dare immediato sollievo, perché favorisce la liberazione delle vie respiratorie.
Rinfresca l'alito e fa bene alle gengive
Il cardamomo viene spesso utilizzato per trattare leggeri stati infiammatori delle gengive e per rinfrescare l'alito. Il cineolo svolge infatti una valida azione antisettica: per questo è molto efficace in caso di infiammazione delle gengive o di alito cattivo (disturbi spesso causati dall'azione di batteri).
Favorisce la diuresi
Il cardamomo, come dimostrano diversi studi scientifici compiuti al riguardo, ha la capacità di stimolare la diuresi: favorendo il drenaggio dei liquidi in eccesso, aiuta quindi il corpo a purificarsi e ad espellere le tossine (cosa non da poco per il benessere generale dell'organismo).
Facilita la digestione e regola il transito intestinale
I carminativi contenuti nel cardamomo sono un toccasana per i problemi di digestione: queste sostanze, infatti, bloccano la formazione di gas nello stomaco che potrebbero ostacolare una buona digestione e far sentire gonfi e pesanti dopo aver mangiato. Se avete problemi di questo genere, abituatevi a bere un infuso di cardamomo dopo i pasti: ne trarrete gran giovamento.
Anche in caso di problemi intestinali, il cardamomo può fare davvero bene, perché aiuta a regolare e normalizzare il transito intestinale.
Abbassa la pressione
Chi soffre di ipertensione può provare a trattare in modo naturale il problema con il cardamomo: pare che questa spezia riesca ad abbassare in modo significativo la pressione sanguigna, prevenendo in tal modo anche l'insorgere di patologie di tipo cardiovascolare.
Ha proprietà afrodisiache
Molti popoli antichi (egizi, greci, romani, arabi) erano convinti che il cardamomo avesse proprietà afrodisiache, tanto da eleggerlo come rimedio d'eccellenza contro i problemi di impotenza. Anche se non c'è certezza scientifica al riguardo, si può sempre provare e vedere se sortisce qualche effetto!
Come usare e assumere il cardamomo
La tisana è il modo migliore per assumere il cardamomo in caso di problemi digestivi e di stomaco: per preparare un buon infuso basta utilizzare un cucchiaino di semi per tazza.
Per curare il raffreddore è invece possibile fare dei suffumigi, mettendo qualche goccia (4 o 5) di olio essenziale di cardamomo in acqua bollente.
Gli arabi sono soliti aromatizzare il caffè con il cardamomo: questo è un altro modo (inusuale, ma da provare!) per utilizzare la spezia: basta unire al caffè macinato della moka un paio di semi di cardamomo per ottenere un caffè profumatissimo e molto particolare!
Controindicazioni
Il consumo di cardamomo è sconsigliato quando si hanno problemi di calcolosi della colecisti e calcoli biliari, perché potrebbe favorire l'insorgenza di coliche o comunque causare dolori addominali. Inoltre, è bene che non utilizzino questa spezia le donne incinte (nemmeno durante il periodo dell'allattamento) e coloro che stanno assumendo farmaci antiaggreganti (tipo l'aspirina), perché potrebbero esserci interazioni.
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