Il maqui (Aristotelia chilensis) è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Elaeocarpaceae, che cresce nell’America del sud, soprattutto in Patagonia e Cile. A scopo fitoterapico si utilizzano i frutti di colore blu-viola, nell’aspetto molto simile ai mirtilli. Le virtù di queste bacche sono da sempre note alle popolazioni locali. Vediamo insieme quali sono le loro proprietà, gli usi e se esistono controindicazioni.
Proprietà delle bacche di maqui
Gli indiani Mapuche, che ancora oggi abitano il Cile, sono tuttora dei grandi consumatori di maqui. Le bacche sono considerate alla stregua di “superfrutti” poiché sono ricche di antocianine, pigmenti vegetali appartenenti alla famiglia dei flavonoidi (una classe di polifenoli) che svolgono un ruolo antiossidante. Le ricerche scientifiche condotte sul maqui, infatti, hanno dimostrato come le bacche siano un vero concentrato di delfinidine, un particolare polifenolo, meno amaro e più idrosolubile oggi ritenuto l’antiossidante più potente tra quelli conosciuti. Le bacche di maqui, inoltre, presentano un buon contenuto di vitamina E e vitamina B5.
Grazie alla loro particolare composizione, le bacche di maqui contrastano efficacemente i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e delle lesioni delle membrane cellulari. Inoltre, contribuiscono a mantenere l’apparato venoso in buona salute, a promuovere alti livelli di HDL (colesterolo “buono”), a proteggere da ictus e attacchi di cuore, a modulare la risposta infiammatoria e immunitaria, a diminuire la risposta allergica e a migliorare la vista. Aiutano anche a normalizzare i livelli di glicemia e, dal momento che vantano proprietà astringenti, sono utili in caso di dissenteria.
Usi delle bacche di maqui
Le bacche di maqui, a differenza di altri frutti simili come le bacche di acai o di goji, non si possono acquistare intere, fresche o secche poiché l’arbusto produce solo 10 kg di bacche in 7 anni. Perciò nel nostro Paese è possibile trovare le bacche solo sotto forma di integratori, succo e infusi.
Per sfruttare al massimo le proprietà delle bacche di maqui è consigliato il succo, la cui dose giornaliera è di 30-50 ml, preferibilmente di mattina o comunque lontano dai pasti. Potete bere il succo puro o diluito in acqua. Chiaramente, una volta aperto, va conservato in frigo e consumato entro 1 mese. Fate attenzione che il prodotto sia stato ottenuto da spremitura a freddo dei frutti secchi e non da concentrato e che non contenga conservanti, coloranti o altri additivi.
Controindicazioni
Le bacche di maqui non hanno particolari controindicazioni, ma ad alte dosi possono causare costipazione per via della loro azione astringente. In ogni caso il consumo è da evitare durante la gravidanza e l’allattamento.
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