Il coito interrotto è il sistema di prevenzione della gravidanza più intuitivo e antico, e consiste nell’estrazione del pene dalla vagina prima che avvenga l’eiaculazione.
Sistema di prevenzione diffusissimo, questo metodo non garantisce assolutamente la mancata gravidanza, specie in presenza di perdite pre-eiaculatorie, ed è comunque un rischio eiaculare in prossimità della vagina.
Questo sistema, che prevede che l’uomo sia in grado di concentrarsi ed eiaculare al di fuori della cavità vaginale, potrebbe però inibire la sfera del piacere. Se si considera, infatti, che il coito interrotto richiede un forte autocontrollo, è facile immaginare che questo metodo potrebbe causare problemi sul piano psicologico: ansia da prestazione, eiaculazione precoce, calo del desiderio sessuale sono alcune delle conseguenze che possono originare dalla troppa attenzione all’autocontrollo.
Anche la donna, a causa della durata ridotta del rapporto sessuale e dalla sua brusca interruzione, può subire stress psicologici e fisici, come la scarsa eccitazione, che possono rendere il rapporto a tratti doloroso o fastidioso. Senza contare, inoltre, che anche la perdita totale di controllo sulla fecondazione può esercitare un effetto negativo sulla psiche femminile, incrementando il rischio di un rapporto sessuale non soddisfacente e rendere difficoltoso il raggiungimento dell’orgasmo.
Praticare il coito interrotto richiede quindi un grande affiatamento di coppia, che consenta di vivere il rapporto con serenità e con il giusto equilibrio. È invece sconsigliato ai più giovani, che potrebbero non riuscire a mantenere autocontrollo.
L’efficacia del coito interrotto si aggira intorno al 10-20%; molto bassa se si confronta con la pillola contraccettiva, che riduce il rischio allo 0,5%.
Molte gravidanze sono dovute ad un utilizzo superficiale di questo sistema; inoltre, se la donna è nel proprio periodo di massima fertilità, è assolutamente sconsigliabile affidarsi solo ed esclusivamente a questo sistema.
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