Fino a 20-30 anni fa i bambini che frequentavano l’asilo nido erano pochi, la percentuale di donne che dovevano lavorare durante i primissimi anni di vita del bebè era più bassa rispetto a quella odierna.
Oltre a questo spesso si poteva contare sull’aiuto di suocere, sorelle e zii.
Oggi la società è cambiata, le mamme lavoratrici sono all’ordine del giorno e il concetto tradizionale di famiglia è ormai superato.
L’inizio della terza età si è spostato e una persona anziana spesso si gode la vita con diverse attività o si trova comunque impegnato.
Tutti questi fattori rendono oggi indispensabile la figura dell’asilo nido, ciò che una mamma anni fa poteva delegare a nonni o parenti oggi viene espletato da queste strutture, che possono essere pubbliche o private.
Purtroppo molti pediatri, e alcune nonne che parlano per esperienza, sconsigliano questo tipo di scelta perché è stato dimostrato che moltissimi bambini che frequentano l’asilo nido hanno una maggior possibilità di contrarre malattie e infezioni rispetto ai coetanei che restano nelle mura domestiche.
Inoltre si ipotizza che il bebè possa soffrire per la privazione delle ore che potrebbe trascorrere con mamma e papà.
La scelta dell’asilo nido è però inevitabile per tanti genitori che non devono tuttavia allarmarsi eccessivamente.
Negli ultimi anni le proposte di privati si sono allargate e i servizi che vengono proposti sono spesso ottimi ed affidati a professionisti; molti comuni italiani inoltre danno disponibilità di finanziamento per i ceti più deboli.
Per arginare gli svantaggi legati alla frequentazione del nido, selezionate con cura la struttura dove decide di iscrivere il piccolo, se possibile informatevi anche presso conoscenti e verificate spesso che tutto sia in regola.
Quando portate il bambino a casa fategli un bagnetto e mettetegli dei vestiti puliti, sottoponetelo a regolari visite di controllo dal pediatra e consultatevi con lui circa i vaccini che opportuno somministrare al bambino.
Nelle ore che trascorrete al casa con il bebè stategli vicino, coccolatelo, fatelo giocare e cercate di costruire con lui un legame, un sistema di comunicazione emotivo e verbale.
Le stesse regole valgono per quando il piccolo inizierà a frequentare la scuola materna, è importante che vostro figlio si senta accudito e mai abbandonato.
Condividere con lui momenti di gioco, proposte di attività e di svago è molto importante. Qualche esempio? Preparate insieme la cena, andate a fare la spesa e coinvolgetelo, leggete con lui un libro di fiabe, fategli compagnia mentre guardate un cartone animato e chiedetegli di giocare insieme.
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