La nicotina è un vero e proprio parassita che crea dipendenza e di cui è molto difficile liberarsi. Durante la gravidanza i rischi provocati dal fumo aumentano in modo esponenziale mettendo a rischio la salute del feto: come si può smettere senza l’uso di farmaci?
Quando smettereCome tutti sappiamo bene, quello del fumo è un vizio da perdere il prima possibile. Durante la gravidanza, quando a patirne gli effetti nocivi si è in due, l’
intenzione di smettere diventa un imperativo categorico. I danni che si potrebbero riversare sul nascituro sono molteplici e, in alcuni casi, disastrosi. La dipendenza da nicotina dovuta alle sigarette alza drasticamente la probabilità di aborto o di parto prematuro. Il bambino, una volta nato, potrebbe pure contrarre un tumore infantile o nascere con i primi sintomi dell’asma.
I rischi per una fumatrice gestante, dunque, sono davvero pericolosi. La risposta alla domanda: “quando bisogna smettere di fumare?” è ovvia: immediatamente. Qualora la gravidanza sia programmata, è necessario che la neomamma abolisca le sigarette prima ancora di concepire. I benefici sono quasi immediati: l’organismo, infatti, inizia a
ripulirsi dalle tossine già nelle prime 24 ore. In questo modo è possibile disintossicare il corpo affinché risulti più sicuro per il feto.
Come smettere di fumare con i rimedi naturaliAl giorno d’oggi esistono numerosi metodi per smettere di fumare: le sigarette elettroniche, i cerotti, le gomme da masticare. Ognuno di questi, se accompagnato da buona volontà, ha dei risultati molto soddisfacenti. Durante la gravidanza, però, molti di questi non si possono utilizzare a causa dei loro principi attivi. Come fare? I rimedi naturali sono una valida soluzione al problema, infatti aiutano ad abbandonare il vizio senza interferire con lo sviluppo del feto.
La
lobelia è una pianta originaria del Sud America che permette di attenuare i fastidi dell'astinenza. In campo omeopatico è largamente utilizzata proprio per resistere al desiderio delle sigarette; inoltre aiuta a placare gli stati ansiosi causati dall'astinenza da nicotina. Una volta ingerita, sotto forma di granuli, le sostanze che contiene si legano ai recettori della nicotina contrastandoli.
Anche il
ginseng si rivela un alleato prezioso per questo scopo. Questa pianta, alla base della medicina cinese, se assunta regolarmente, pare sostituire le sigarette in modo davvero efficace. Il ginseng agisce direttamente sui livelli di dopamina, il neurotrasmettitore che genera la soddisfazione legata al fumo, riequilibrandoli in maniera ottimale.
Un altro rimedio naturale è l’
equiseto, o “coda cavallina”. Si tratta di una pianta officinale che consente di ridurre il numero di sigarette in modo progressivo e senza troppa sofferenza. Il suo effetto è dovuto alla nicotina contenuta in minima parte, la quale si può sostituire gradualmente al vizio abituale.
Approcci alternativiCome abbiamo visto, i rimedi per smettere di fumare sono mancano: sia quelli naturali che farmacologici. Nonostante questo, però, le donne che non riescono a liberarsi da questo vizio abbondano. Talvolta la forza di volontà, che deve sempre accompagnare le future mamme, non basta. In questo caso si può ricorrere a terapie alternative: un aiuto in più con cui affrontare il problema. Tra queste c’è l’
ipnosi, la tecnica psicologica che interviene sull’inconscio. Questa pratica sollecita le aree del cervello che subiscono la dipendenza a rifiutare il gesto del fumo.
L’
agopuntura è un altro trattamento molto utile per dire addio alle sigarette. Secondo la medicina tradizionale cinese, stimolando i punti in cui si mettono gli aghi (i chakra), si influenza l’energia che scorre nel corpo. L’organismo ne assorbe l’influsso reagendo contro la dipendenza dalla nicotina.
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