La rottura delle acque segna l’inizio del travaglio: ciò significa che il parto è alle porte, ma non imminente. Prima regola da seguire: niente panico! La tipica scena da film, con perdite esagerate, è proprio da escludere: molte donne, infatti, non se ne accorgono nemmeno. Ecco una piccola guida per essere preparate quando si romperanno le acque.
Il liquido amnioticoQuando si rompono le acque, in realtà si tratta della fuoriuscita del liquido amniotico, contenuto a sua volta nel sacco amniotico: la stesso dentro cui si trova il bambino in gravidanza.
Trasparente e inodore, questo liquido è di fondamentale importanza per la
protezione del feto durante lo sviluppo; è come una “campana di vetro” che lo difende dalla temperatura, dai batteri e dalle pressioni nella pancia della madre.
Come e quando si rompono le acqueIl più delle volte, il sacco amniotico si rompe spontaneamente a fronte del termine della gravidanza: è proprio questo momento a determinare l’
inizio del travaglio. Essendo indolore, la rottura delle acque non è nulla di repentino e spesso può capitare di confonderla con una perdita di urina (tipica del terzo trimestre). In realtà basta poco per riconoscerle: prima di tutto, il liquido amniotico è trasparente e inodore, inoltre fuoriesce in quantità elevate (circa 1 litro).
La rottura delle acque non è uguale per tutte le donne; può infatti verificarsi in 2 modi differenti:
- Prima delle contrazioni: il sacco amniotico si può rompere inaspettatamente senza il minimo sentore di contrazioni. In questo caso bisogna contattare il proprio medico e recarsi in ospedale per valutare la situazione. Si tratta di una possibilità molto vaga che succede a poche donne, circa 10 su 100, che ha come conseguenza il parto indotto o un periodo di riposo fino all’arrivo delle contrazioni
- Durante il travaglio: le acque si rompono solitamente durante il travaglio; la pressione delle contrazioni e le naturali spinte del bambino verso l’utero rompono il sacco amniotico con la fuoriuscita del liquido
Cosa fareNiente panico: tra la rottura delle acque e il parto spesso intercorrono dalle 10 alle 20 ore, quindi non è il caso di fiondarsi di corsa all’ospedale. La vostra serenità di fondamentale importanza per affrontare il travaglio al meglio!
Alle prime avvisaglie di contrazioni o rottura delle acque, controllate queste ultime. In questo modo potrete contattare il vostro medico, o l’ospedale, facendo una panoramica precisa della situazione. Seguendo le istruzioni del dottore, recatevi in reparto per ogni evenienza, e non dimenticate la
borsa per l’ospedale!-.
Tra la rottura delle acque e il parto prestate molta attenzione all’igiene intima: poiché il liquido amniotico è fuoriuscito, il bambino ha una minore protezione dagli agenti esterni; il rischio di eventuali
infezioni è dunque più alto. Per controllare la rottura delle acque, scegliete degli assorbenti sterili da cambiare costantemente fino all’arrivo in ospedale.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.