La dieta fruttariana è la più rispettosa della natura in assoluto: prevede infatti il solo consumo di frutta, per pesare il meno possibile sulle forme di vita. Gli alimenti di origine animale e le piante sono totalmente esclusi da questo regime. È però un po’ squilibrata dal punto di vista nutrizionale. Vediamo più in dettaglio di cosa si tratta, per scoprirne benefici ed eventuali controindicazioni.
Cosa èQuesto genere di dieta deriva dal fruttarismo, un regime alimentare basato sul solo
consumo di frutta. Si tratta di una variante assai estrema del veganismo che esclude i cibi di origine animale, le piante e i semi. Questa dieta è soprattutto una scelta etica, nonché una presa di posizione contro gli alimenti trattati e lo sfruttamento delle piante.
In cosa consisteLa dieta fruttariana è assai impegnativa da seguire, perché riduce le scelte alimentari esclusivamente alla frutta. Così come la maggior parte dei regimi alimentari (tra cui il vegetarianismo), anche questa si suddivide in diverse tipologie. La distinzione più nota, tra i fruttariani, consiste nella divisione fra fruttariani che mangiano tutta la frutta e quelli che invece consumano
esclusivamente la frutta maturata e caduta spontaneamente a terra. È il caso dei suoi sostenitori più estremi, fortemente
rispettosi della natura, che rifiutano l’uccisione di qualsiasi forma di vita.
Molte delle persone che intraprendono questo percorso, inoltre, scelgono anche di associare la dieta fruttariana a quella
crudista. Si tratta di una variante ancora più restrittiva, secondo la quale non bisogna superare i 46°C di cottura.
Proprio come indica il termine, questa dieta permette di mangiare ogni genere di frutta: da quella
dolce (mele, pere, albicocche…) alla
frutta ortaggio (pomodori, peperoni, melanzane…) e infine quella
grassa, ad esempio l’avocado e le olive.
A differenza del veganesimo, che è contrario ai prodotti di origine animale e dei loro derivati, il fruttarismo esclude anche il
consumo di ogni parte delle piante: radici, foglie e fiori. I frutti sono l’unica parte della pianta che si possono raccogliere senza ucciderla, quindi non interferiscono con l’equilibrio della natura.
Sono esclusi inoltre i semi, in quanto "portatori di vita", poiché possono essere piantati e coltivati.
ProIl consumo esclusivo della frutta comporta una grande assunzione di
fibra alimentare, che controlla i livelli di
colesterolo e di zucchero nel sangue; la fibra alimentare favorisce anche le funzioni intestinali dell’organismo.
Questo regime alimentare è anche ricco delle principali
vitamine, tra cui A, B, C, E e K. Molte di queste sono inoltre dei forti
antiossidanti, quindi aiutano a combattere l’azione dei radicali liberi.
ControPassando in esame i lati negativi della dieta fruttariana, prima di tutto è necessario sottolineare che si tratta di un
regime completamente sbilanciato. È largamente risaputo, infatti, che la dieta per eccellenza è quella mediterranea, la quale comprende tutti gli alimenti principali ed è quindi la più varia e completa.
Consumare solo frutta nel proprio quotidiano comporta delle forti
carenze nutrizionali. Essendo particolarmente restrittiva, questa dieta esclude molti dei principi nutritivi che garantiscono l’ottimale funzionalità del nostro organismo. Il
calcio, le
proteine e gli
acidi grassi essenziali non dovrebbero mai mancare nella dieta poiché sono fondamentali per la salute.
Questo genere di dieta può portare anche all’
anemia e, più in generale, alla
malnutrizione, mettendo a serio rischio la salute dell’organismo.
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