Coloro che seguono un regime alimentare molto simile a quello vegetariano, ma che si concedono saltuariamente un piatto di pesce o carne, vengono definiti con un termine nato di recente: “flexitariani”.
Seguendo questo stile alimentare e limitando l’apporto energetico a 1300 calorie giornaliere è possibile perdere 3-4 kg in un mese. In questo tipo di dieta viene data la preferenza a frutta, verdura, cereali e alimenti di origine vegetale come tofu, seitan e bistecche di soia.
Sono ammessi cibi di origine animale come latte, yogurt, formaggi e miele, ma la carne e il pesce vengono consumati al massimo una volta alla settimana.
I vantaggi di questa dieta “quasi vegetariana” sono molteplici, questo tipo di alimentazione è una buona alleata della linea, aiuta a prevenire il cancro, le malattie cardiovascolari e mantiene i tessuti più elastici.
Il piccolo consumo di carne, pesce e uova permette, al contrario di una dieta vegetariana in senso stretto, di evitare di andare incontro a pericolose carenze di elementi come la vitamina B12, il ferro (importante soprattutto per la salute della donna), il calcio, lo zinco e le proteine.
Non ci sono controindicazioni per chi volesse diventare un “flexitariano”, a patto di essere sempre attenti all’equilibrio del menu quotidiano.
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