La dieta metabolica promette di dimagrire in poco tempo sfruttando i principi di base con cui solitamente funziona il metabolismo umano.
Il nostro corpo, per produrre energia ha a sua disposizione due tipi di “carburante”: carboidrati e grassi.
L’alimentazione della maggior parte delle persone però, prevede il consumo prevalente di cibi che forniscono carboidrati: pane, pasta, zuccheri, farinacei e anche frutta e verdura.
La conseguenza? I grassi vengono messi da parte perché inutilizzati e vengono trasformate in riserva (l’antiestetico adipe che tanto vogliamo eliminare), proprio perché il corpo sfrutta il primo tipo di energia disponibile: i carboidrati.
La soluzione, secondo il medico italo-canadese Mauro Di Pasquale, è innestare un meccanismo tale per il quale si obbliga l’organismo a utilizzare come energia i grassi prima dei carboidrati.
Per rendere possibile questo processo, è necessario abolire drasticamente ogni tipo di cibo che costituisce una fonte di glucidi, limitandosi al consumo minimo necessario, e sostituendoli con alimenti ricchi di grassi per abituare il corpo a sfruttarli.
Dal punto di vista pratico si procede in questo modo: per dodici giorni ci si sottopone a quella che viene definita “fase di scarico”, ovvero l’eliminazione quasi totale di carboidrati in favore di alimenti ricchi di grassi e proteine.
In questo modo l’organismo subirà uno shock: la mancanza di glucidi porterà a vari disturbi come nausea, cefalea, spossatezza, ecc.
Questa antipatica fase, è necessaria per capire qual è la quantità minima di carboidrati necessaria a ciascun soggetto per restare in salute.
Si rintroducono gradualmente questi cibi, fino a quando il paziente non avverte più malesseri.
Al finire di questa prima fase segue la seconda, quella definita “fase di carico”, che consiste nel cibarsi per due giorni con alimenti ad alto contenuto di carboidrati.
Questo intricato meccanismo, secondo Di Pasquale, abituerebbe il corpo del soggetto ad utilizzare i grassi come fonte primaria di carburante.
Questo regime alimentare è stato fortemente criticato da altri medici per vari motivi: porta a degli shock molto nocivi all’organismo e comporta la privazione di preziosi elementi come le vitamine di frutta e verdura, e le fibre presenti anche in cereali ed altri prodotti integrali.
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