Negli ultimi decenni nei paesi industrializzati l’aspettativa di vita è notevolmente aumentata. Se fino a qualche generazione fa a 65 anni si era semplicemente nonni, oggi si è ancora nel pieno delle energie.
Una delle conseguenze di questa evoluzione è il crescente interesse scientifico verso la sessualità nella terza età, intesa come elemento fondamentale per la completezza fisica e psichica di un essere umano. L’introduzione del viagra e di altre sostanze che aiutano l’erezione ha fatto sì che possano essere superate le barriere fisiche, ma resta ancora da abbattere una sorta di castrazione morale che la società impone alla terza età.
È disdicevole provare piacere dopo i 65 anni?
Assolutamente no, ma è innegabile che i pregiudizi nel nostro Paese non mancano. Certamente la sessualità nel corso degli anni si evolve adattandosi al nostro corpo e quindi fare l’amore a 70 anni è un’esperienza totalmente diversa di quando si fa l’amore a 40, così come cambiano le sensazioni tra il sesso adulto e quello adolescenziale.
Questa consapevolezza è fondamentale per vivere con serenità la sessualità durante la terza età: i cambiamenti anatomici che il nostro corpo subisce invecchiando devono essere pacificamente accettati. Tra i fattori fisiologici caratteristici di una fascia di età avanzata, senza entrare troppo nello specifico della medicina, il più evidente è un calo della produzione ormonale, con una lenta e graduale regressione degli organi androgeni.
Questi cambiamenti vengono percepiti gradualmente e non hanno conseguenze immediate sull’attività sessuale. Il calo del testosterone, ad esempio, non compromette la virilità di un uomo.
Molto più importanti sono invece aspetti psicologici e del sistema nervoso. Spesso si dice che invecchiando si torna bambini: anche dal punto di vista sessuale gli anziani tornano ad essere come adolescenti. Da questo punto di vista, infatti, la non consapevolezza dei cambiamenti fisici e ormonali che il corpo subisce può portare a vivere il sesso con ansia da prestazione e timore di non essere all’altezza della situazione.
Dal punto di vista psicologico il fattore che incide maggiormente sul piacere sessuale nella terza età è il rapporto con il proprio passato: specialmente per l’uomo è difficile accettare pacificamente le conseguenze fisiche e sessuali del tempo che passa.
Con gli anni il desiderio sessuale va inoltre gradualmente scemando e purtroppo non sempre i tempi coincidono tra i due partner: questo può portare ad incomprensioni e problemi nella coppia. L’amore e il sesso non smettono mai di essere complicati.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.