La pratica denominata FIVET - Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer – è il sistema di fecondazione assistita o artificiale più diffuso e consiste nell’unione artificiale dei gameti dell’uomo e della donna in vitro, e il conseguente impianto dell’embione dell’utero della donna.
La FIVET prevede tutte le pratiche dell’inseminazione, quindi stimolazione ovarica tramite cura ormonale e coltura dello sperma.
Una volta che si siano raggiunte le condizioni ottimali vengono aspirati, tramite guida ecografica, i follicoli pronti per essere fecondati, quindi si estraggono gli ovociti maturati, e si procede con l’inseminazione artificiale.
L’embrione che si forma dall’unione viene quindi reimpiantato nell’utero della donna con la speranza che riesca ad impiantarsi e a continuare il processo di crescita.
Gli embrioni che non vengono utilizzati vengono congelati criogenicamente nel caso il primo embrione impiantato non porti risultati.
Gli embrioni congelati possono resistere fino a cinque anni, la legge italiana ad esempio pone un preciso limite a questa pratica comunemente diffusa all’estero: può essere impiantato un solo embrione e possono essere congelati solo gli embrioni che per causa di malattia improvvisa non possono essere impiantati.
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