Patologia causata di solito da un insieme di fattori, fisici e psicologici, la dispareunia è uno dei disturbi più diffusi tra quelli che riguardano la sfera sessuale femminile, secondo solo all’anorgasmia (l’incapacità di raggiungere l’orgasmo). Colpisce una donna in età fertile su 6, ma arriva fino al 50% nel periodo successivo alla menopausa, e si manifesta con dolori intensi durante la penetrazione. Rappresenta quindi un grave ostacolo al normale svolgimento della propria vita sessuale e rischia di compromettere pesantemente il rapporto di coppia.
Può essere un fenomeno transitorio (e sporadico) oppure diventare cronico. In quest’ultimo caso è fondamentale il consulto del medico o del ginecologo, per indagarne le ragioni e intervenire in modo appropriato.
Le cause
La dispareunia può essere superficiale, se il dolore si sente nella vagina, o profonda, se è localizzato nel basso ventre.
Inoltre si distingue tra un disturbo primario, se compare fin dai primi rapporti sessuali, e uno secondario (se compare in seguito, dopo una prima fase più o meno lunga in cui non si sono manifestati problemi).
Può essere sia generalizzato, per cui il dolore è sempre presente e non varia a seconda delle diverse forme di stimolazione sessuale e del partner, oppure situazionale.
Le cause fisiologiche sono molto varie. La dispaurenia profonda è di solito sono associata a malattie uterine, come i fibromi, o delle ovaie, come le cisti, ma può essere anche correlata ai disturbi dell’area dell’addome inferiore: le aderenze (che possono comparire a seguito di interventi chirurgici anche di routine come l’appendicectomia), le infezioni pelviche (di solito provocate da patologie come la gonorrea e la clamidia), l’endometriosi (dalle cause ancora in gran parte sconosciute, che colpisce le donne in età riproduttiva) o le malattie croniche dell’intestino.
Sono invece responsabili di dispaurenia superficiale le lesioni a livello genitale, conseguenze di traumi, parti, episiotomia o interventi chirurgici, le infezioni di vulva e vagina e alcune anomalie anatomiche.
Un altro fattore importante da tenere in considerazione è la lubrificazione vaginale, requisito essenziale per avere rapporti non dolorosi. A secernere il liquido che favorisce la penetrazione sono due ghiandole ai lati dell’ingresso dalla vagina: una loro scarsa funzionalità, per problemi infettivi o carenze ormonali, può portare a una produzione ridotta o assente di lubrificazione.
Tuttavia ad agire è spesso la psiche: è lo stimolo nervoso provocato dall’eccitazione sessuale a indurre la produzione del liquido. Bisogna quindi tenerne conto e, una volta esclusi problemi ghiandolari, dare tempo al corpo di manifestare il crescere dell’eccitazione con la conseguente produzione di secrezioni (tempo che tende a essere più breve nelle donne giovani e più lungo in quelle mature) attraverso il prolungarsi dei preliminari. Se necessario, ci si può far aiutare dagli appositi prodotti lubrificanti presenti in commercio.
L’età è un fattore che condiziona invece il tipo di cause di carattere fisiologico che provocano la dispareunia: le giovani donne ne soffrono di solito per anomalie anatomiche dell’imene o della vagina e possibili infezioni da malattie veneree, spesso associate a concause psicologiche, mentre con l’avanzare dell’età sono chiamate in causa le patologie uterine e ovariche, le conseguenze di parti e interventi chirurgici, la scarsa lubrificazione.
Il dolore, invece, correlato alle prime esperienze di penetrazione non desta solitamente preoccupazione, a meno che si prolunghi nel tempo.
Corpo e psiche
Nella dispareunia si intrecciano quasi sempre ragioni di carattere fisico con motivazioni psicologiche. Può trattarsi semplicemente di una reazione a un rapporto non desiderato, della mancanza di coinvolgimento emotivo o di un partner sbagliato, ma in alcuni casi è indice di problemi ben più complessi. Un’educazione molto rigida e sessuofobica, un atteggiamento ansioso e che non permette di lasciarsi andare all’esperienza che si sta vivendo, o, di contro, uno stile mentale che cerca l’assoluto controllo in tutte le situazioni possono essere tutti fattori che impediscono la corretta lubrificazione del canale vaginale e il rilassamento dei muscoli e che quindi rendono dolorosa la penetrazione. Decisamente più gravi le situazioni in cui precedenti traumi di natura sessuale o affettiva impediscono di avere rapporti soddisfacenti (a livello fisico ma non solo). Tutti questi casi, per essere risolti, richiedono l’aiuto di un terapista o di uno psicologo, che possa accompagnare la donna in un percorso di consapevolezza circa le cause delle sue difficoltà e quindi di cambiamento.
I trattamenti
Un’indagine preliminare è necessaria per agire in modo mirato. In caso di infezioni o patologie si interviene con farmaci o terapie specifiche, ma è il trattamento psicologico quello che si è dimostrato più efficace nella maggior parte dei casi. La dispareunia nasce spesso un insieme di concause, in cui l’aspetto emotivo e mentale, anche se non rappresenta la causa primaria, si innesta a peggiorare la situazione, prolungandola nel tempo o rendendola più grave.
Ogni terapia psicologica è a sé, ma tra gli elementi più utili che la pratica clinica ha evidenziato ci sono i trattamenti per la gestione dell’ansia, uniti a tecniche di rilassamento non solo mentale ma anche muscolare, che coinvolgano l’apparato genitale. È inoltre consigliato agire sulla conoscenza del corpo e della sessualità da parte della donna (anche attraverso l’esplorazione delle parti sollecitate durante il sesso e la presa di consapevolezza dei propri pensieri e pregiudizi sull’atto sessuale). Possono anche servire degli esercizi di controllo muscolare, che aiutano a rafforzare il pavimento pelvico, e di autodilatazione vaginale.
Negli uomini è un fenomeno raro
Anche gli uomini possono essere interessati da disturbi a livello genitale che si manifestano con una sensazione di dolore durante i rapporti sessuali. Le cause sono di solito di carattere fisiologico. Tra le principali ci sono le infezioni a seguito di malattie veneree o a livello di prostata e uretra, il frenulo breve, vale a dire che la membrana che unisce il prepuzio al glande è più corta del normale e provoca dolore e piccoli sanguinamenti (solitamente all’inizio della vita sessuale maschile), la malattia di La Peyronie, curabile, in cui la progressiva fibrosi della membrana che ricopre i corpi cavernosi del pene rende dolorosa l’erezione, la curvatura anomala del pene.
Una penetrazione può anche essere resa dolorosa dalla condizione della partner, risultando quindi come effetto indotto della dispareunia femminile.
Si tratta di un fenomeno molto più raro che nelle donne, ma è comunque sempre bene rivolgersi all’andrologo-urologo per indagarne i motivi.
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