Ci sono bambini che non possono rinunciare al sonnellino pomeridiano e altri che invece con la luce del giorno non riescono a chiudere occhio: è solo questione di abitudine o si tratta di una condizione soggettiva? E nel primo caso: è giusto abituarli a riposare dopo pranzo oppure no?
Premesso che il sonno e un buon riposo sono indispensabili per ogni individuo, adulto o bambino, va anche detto che ognuno ha i suoi ritmi sonno-sveglia personali. Generalmente, fino a tre anni circa, molti bambini sentono l’esigenza di recuperare le energie spese durante la mattinata con un riposo nel primo pomeriggio. Ma oltre ad una funzione di equilibrio e rigenerazione, il sonno è utile anche per l’apprendimento: la “siesta” serve, infatti, a rielaborare tutte le informazioni apprese nell’arco della mattinata, ad esempio all’asilo. Solitamente con la crescita il bambino abbandona in maniera autonoma questa necessità.
Ma quanto tempo è giusto dedicare al sonnellino pomeridiano?
Anche questo è soggettivo: ci sono bambini per cui un’oretta è sufficiente e altri che dopo un paio d’ore sono ancora nel pieno di un sonno profondo. In genere sarebbe preferibile permettere sempre al bambino di svegliarsi autonomamente, quando si sente sufficientemente ricaricato, ma è anche vero che dormire troppo a lungo nel pomeriggio può comportare insonnia notturna. Se proprio appare necessario interrompere il sonno, va ricordato sempre che occorre un risveglio dolce e mai brusco.
Altro accorgimento fondamentale per evitare disturbi del sonno notturno è quello di non posticipare l’orario del riposino: sempre meglio sfruttare la stanchezza del post pranzo ed evitare di far addormentare i più piccoli dopo le 16.00.
Ma dove si fa il riposino?
Molte mamme fanno addormentare i bambini sul divano ma in realtà è buona regola che di pomeriggio si riposi sullo stesso lettino della notte per identificarlo con il momento della nanna. A differenza della notte, però, una leggera penombra nella stanza è da preferire al buio completo affinché il bambino impari a distinguere il giorno dalla notte. Un ultimo consiglio per mantenere l’equilibrio sonno-sveglia: se il bambino è abituato a dormire dopo pranzo e per un evento particolare, ad esempio una festa o una gita, questo non sia possibile, occasionalmente è utile anticipare di un’oretta la cena in modo da metterlo a letto prima e non fargli sentire la stanchezza.
E se il bambino non dorme?
L’abitudine al sonnellino pomeridiano non si può imporre. Ci sono bambini capaci di restare attivi e con gli occhi sbarrati sul letto per ore: in questi casi non forzateli a dormire. L’importante è stabilire comunque un momento dedicato alla calma e al riposo, eventualmente anche a occhi aperti. È un momento che potete anche condividere con lui, ad esempio sedendovi sul divano a guardare un cartone animato.
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