Siamo abituati a parlare di sentimenti: film, canzoni, libri, pubblicità, tutto intorno a noi parla di amore, ma ci concentriamo sempre sugli adulti, dimenticando che ogni età ha le sue passioni. Se è riconosciuto da tutti che gli adolescenti vivono la loro giovinezza per trovare l’anima gemella e in essa riconoscersi e trovarsi, altrettanto appassionati possono essere i bambini, che già dall’età di tre anni provano sentimenti particolari ed esclusivi verso un coetaneo o verso un adulto che non è il loro genitore.
Che cotta!
Il colpo di fulmine non è prerogativa degli adulti. Anche i bimbi possono provare un sentimento forte e improvviso, un’attrazione che nasce senza una spiegazione, per tanti piccoli motivi. Solitamente sono i compagni di gioco, che attirano per l’aspetto, per come sanno stare in mezzo agli altri, per la capacità di essere complici e amici. Le cotte infantili coinvolgono sentimenti simili a quelli provati per mamma e papà, non hanno ovviamente caratteristiche sessuali, però, come in tutti i grandi amori, pretendono l’esclusività. Se tradita, è facile che nascano anche manifestazioni di gelosia. Sono le prime forme di amicizia che portano il bambino a riconoscere le future attrazioni. Caratterizzate da una forte idealizzazione, le prime cotte causano anche profonde sofferenze. Non è raro per un genitore poter osservare il dispiacere e la delusione del proprio figlio per un amore non corrisposto: spesso il bambino può sentirsi rifiutato e mortificato, anche se non sempre desidera condividere con mamma e papà questa sua sofferenza così intima e profonda.
Non solo mamma e papà
Può capitare che il bambino provi forti sentimenti nei confronti di altri adulti al di fuori dei genitori. In questo caso non ci si deve preoccupare, è normale che, nel momento in cui i bimbi vengono a contatto con altri adulti durante la loro giornata, scelgano alcuni fra questi come riferimento. Attraverso di essi, infatti, gradualmente scoprono i loro primi sentimenti e la possibilità di provare delle forti emozioni anche per le persone esterne alla loro famiglia. Così come di poter ricevere da loro affetto e tenerezza.
Come affrontare l’amore dei piccoli
Per quanto piccoli, i sentimenti che provano i bambini sono estremi e assoluti. Per questo motivo un genitore deve fare attenzione a non ridicolizzare le prime cotte dei figli, ma al contrario ascoltarle con rispetto e, perché no, dando anche qualche consiglio. Fino alla soglia dei dieci anni sono manifestazioni platoniche, che ancora non hanno confidenza con la fisicità e il corpo. Ascoltare le confidenze dei propri bimbi offre l’occasione fondamentale di iniziare un’educazione dei sentimenti, dove la prima regola è valorizzare l’esperienza, considerarla importante per lo sviluppo affettivo. Un primo passo importante verso una complicità genitori e figli che, se ben gestita, può rimanere anche più avanti, quando l’adolescente vede il confronto con l’altro sesso non solo stimolante, ma anche fonte di preoccupazione per le proprie capacità di relazione e timore del giudizio degli altri. Il processo di distacco dai genitori è naturale, i primi amori dei bambini non devono essere visti come un allontanamento che mette i genitori in competizione con altri. La partecipazione a questo processo può premiare con un dialogo con il proprio figlio più ricco e in continua evoluzione.
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