Le coppie che decidono per un motivo o per l'altro di aver un solo figlio sono sempre più numerose. Educare un solo figlio potrebbe sembrare più semplice, ma in realtà è per certi versi più complicato: avendo tutti per sé le attenzioni e l'amore dei genitori, il figlio unico rischia di crescere viziato e poco indipendente in misura maggiore rispetto a un bambino che ha uno o più fratelli. Per evitare questo, ci vuole un'educazione adeguata: ecco tutti gli accorgimenti educativi da seguire.
Non viziare il bambino
Uno dei luoghi comuni più diffusi sui figli unici sostiene che siano molto viziati, perché non abituati a condividere con altre persone l'amore dei genitori e anche i giochi e le cose materiali. Questo rischio effettivamente c'è, è insito nella condizione del figlio unico, ma un buon genitore può in realtà sfruttare tutte le carte a suo favore per evitare di viziare il bambino. Considerate infatti la faccenda dal lato positivo: avere un solo figlio permette ai genitori di passare con lui più tempo e di spendere più energia, evitando così, per stanchezza psicologica o mancanza di tempo, di cedere ai suoi capricci e di viziarlo.
Non essere soffocanti e iperprotettivi
Uno dei rischi maggiori con un figlio unico è che i genitori, avendo solo un bambino, si attacchino eccessivamente a lui, soffocandolo di attenzioni. Troppa protezione non va bene: si rischia di crescere un bambino eccessivamente pauroso e dipendente. Cercate quindi di soffocare sul nascere eventuali atteggiamenti iperprotettivi che potrebbero sorgere spontanei: cercate la giusta misura, in modo da garantire a vostro figlio una crescita il più possibile serena ed equilibrata.
In realtà il rischio di proteggere eccessivamente i figli condizionandone negativamente crescita ed autonomia personale può tranquillamente esserci anche nelle famiglie con più figli: diciamo però che con i figli unici il rischio è un po' più elevato, perché tutte le attenzioni sono su di lui.
Favorire la socializzazione del bambino
I bambini con fratelli e sorelle, soprattutto se sono vicini d'età, hanno sempre a “disposizione”, anche in casa, compagni di giochi con cui interagire e divertirsi. I figli unici non hanno questa possibilità: cercate quindi di favorire la socializzazione del vostro bambino, onde evitare che sviluppi difficoltà di relazione. Possono essere cuginetti o amici di scuola: l'importante è che abbia delle occasioni di scambio con i coetanei. Anche la frequenza di uno sport di squadra è consigliabile.
Per fortuna, il fatto che oggi i bambini stiano parecchie ore a scuola, anche di pomeriggio, dà un grande aiuto in fatto di interazioni sociali, per cui è molto raro che un bimbo sviluppi problemi di socializzazione solo per la sua condizione di figlio unico. Abbiate quindi un occhio di riguardo per la vita sociale di vostro figlio (del resto questo vale anche per i bambini con fratelli), ma senza allarmismi, né preoccupazioni eccessive.
Non caricare il bambino di aspettative
Spesso i genitori dei figli unici caricano il loro bambino di molte aspettative: avendo un solo figlio, desiderano fortemente che sia perfetto e che li soddisfi in tutto e per tutto (mentre i fratelli generalmente non hanno questo problema, perché hanno la possibilità di dividersi le responsabilità e sentono così in misura minore la pressione dei genitori). Niente di più sbagliato: non dovete responsabilizzare vostro figlio in modo eccessivo, caricandolo di aspettative che lui magari non sente nemmeno aderenti ai suoi desideri. Lasciatelo libero di crescere e di sviluppare le sue potenzialità in modo sereno, altrimenti diventerà un adulto troppo critico verso se stesso e perennemente insoddisfatto, perché non sarà mai contento dei risultati che raggiunge.
Non cedere alle eventuali richieste di un fratellino
Un altro problema che si potrebbe presentare crescendo un figlio unico è far fronte alle richieste di un fratellino: alcuni bambini, infatti, magari perché spinti dal desiderio di emulare dei loro amici che hanno fratelli, possono arrivare a chiedere a mamma e papà di “regalargli” un fratellino o una sorellina. Non preoccupatevi di queste richieste e non sentitevi in colpa se non le volete accogliere: il bambino non le fa perché si sente solo o perché gli manca qualcosa. Pertanto, se avete deciso fermamente che non volete altri figli, non rimettete in discussione la vostra scelta solo per il desiderio espresso dal vostro bambino (anche perché probabilmente sarà una fase passeggera). Fate un altro bambino solo ed esclusivamente se lo desiderate davvero e vi sentite pronti come coppia e come famiglia.
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