La parola “matrigna” racchiude già in sé un suono cacofonico che spinge a pensare a qualcosa di negativo. Ma è giunto il momento di superare certi retaggi fiabeschi e dimostrare che si può essere una buona matrigna nello stesso modo in cui si può essere buoni o cattivi genitori. Certamente il fatto di non avere vincoli di sangue con i bambini è una difficoltà in più: ma l’amore non è una mera questione genetica (basti pensare al rapporto tra genitori e figli adottivi). In una società dove un matrimonio su quattro fallisce, è inevitabile imparare ad avere maggiore flessibilità nell’approcciarsi alle famiglie allargate, che non sono più un’eccezione. Ecco qualche consiglio utile per chi si trova a vestire questi panni ”scomodi” e deve dimostrare di non nascondere nessuna mela avvelenata!
- La mamma è sempre la mamma
Il primo punto fondamentale da cui partire è l’analisi dello status del partner, ovvero le motivazioni che ti qualificano come ”matrigna”. È vedovo o divorziato? La risposta a questa domanda cambia molto nella tua posizione. In entrambi i casi esiste una figura materna, attuale o passata, da rispettare ma è innegabile che è diverso approcciarsi con un bambino che ha una figura di riferimento materna o con un orfano. A meno che quest’ultimo non sia già grande, allora la matrigna avrà maggiori responsabilità nella sua crescita. Nel caso di figli di genitori divorziati, invece bisogna stare attente a non criticare la mamma e a non pretendere di sostituirla. È una situazione delicata, soprattutto se i rapporti con lei non sono molto amichevoli (come spesso accade).
- Tempo al tempo
Perfino nelle fiction, dove, si sa, tutto è più facile, diventare una felice famiglia allargata richiede tempo, pazienza e spirito di adattamento. Non pretendere risultati immediati: rispetto e sensibilità sono le parole d’ordine. Bisogna entrare nelle loro vite in punta di piedi: anche se i bambini si sanno adattare più velocemente degli adulti, questo non ci autorizza a stravolgere le loro vite.
- L’amore non si compra
Non è vietato fare un regalo ai figli del tuo lui per occasioni speciali come i compleanni, ma non cedere alla tentazione di accelerare i tempi comprandoli con beni materiali. Il regalo deve essere sincero e proporzionale al grado di confidenza: se state facendo i primi passi verso una conoscenza evitate giochi esagerati che potrebbero mettere in imbarazzo ed essere rifiutati. La regola è evitare gli eccessi.
- Non sono ospiti in casa
A meno che il tuo partner non abbia l’affidamento dei figli o non sia vedovo, i bambini tendenzialmente vivranno con la mamma e quindi staranno con voi nel week end. Non fateli sentire ospiti in casa vostra, ma ritagliategli degli spazi solo per loro. No al divano letto improvvisato: tutto deve essere pronto per loro ogni volta che sentano il bisogno di stare con il padre. Fate in modo che si sentano liberi di muoversi in casa, di aprire il frigo, di andare in bagno etc.
- Il rapporto giusto non è quello di amicizia
Se lui ha dei figli adolescenti e la loro educazione resta un’esclusiva sua e della ex moglie voi cosa siete? L’alternativa al rapporto genitoriale potrebbe essere quello di amicizia? La tentazione è grande, soprattutto se sua figlia ha quasi la tua età, ma è un errore da evitare perché potrebbe portare a situazioni imbarazzanti. Questo non vuol dire che tu non possa essere un punto di riferimento, come una sorta di ”zia”. Dagli tempo: devono vincere il senso di colpa nei confronti della mamma, quindi non forzarli ad aprirsi con te, ma se ti danno un segno di volerlo fare non tirarti indietro..
- Mai soli se non ti senti pronta
Non avevi messo in conto dei bambini nella tua vita e non ti senti in grado di gestirli? Datti tempo: ricorda che non sei diventata mamma, ma sei una matrigna ed è concettualmente diverso. A meno che tra di voi non si instauri da subito un ottimo rapporto, fai in modo che durante i vostri primi incontri il padre sia sempre presente: questo ti eviterà l’ansia del resoconto che i figli potrebbero fare a lui, ma soprattutto alla madre.
- Ama il loro papà
Anche i figli più diffidenti si aprono se vedono che il loro papà è più felice. Ma come convincerli che non sei la matrigna cattiva se da quando lui è con te è sempre nervoso, urla al telefono etc? Solo una coppia serena può trasmettere armonia in casa. Evitate discussioni davanti a loro e non lasciarti andare a commenti negativi sul loro papà.
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