Prima o poi tutti i genitori si trovano nella delicata, e per certi versi imbarazzante, posizione di dover spiegare il sesso ai propri figli. La curiosità dei bambini verso l’eros inizia intorno ai tre anni e fa parte delle normali fasi dello sviluppo. Il processo può essere accelerato da un evento scatenante, ad esempio la visione di una scena di sesso in tv che pone dei dubbi al bambino oppure il fatto di beccare accidentalmente i genitori che fanno l’amore. Questi eventi “traumatici” fanno insorgere nella mente del bambino delle domande che comunque sarebbe arrivato a farsi anche senza questi stimoli esterni. Ovviamente un genitore non deve colpevolizzarsi eccessivamente se accade uno di questi imprevisti ma, in linea di massima, usare accortezze come chiudere la porta della propria camera da letto a chiave di notte e non lasciare i bambini da soli davanti alla tv sono d’obbligo.
Lo sviluppo psicosessuale dei bambini
La prima fase dello sviluppo psicosessuale del bambino si concentra sulla conoscenza del proprio corpo. Solo più avanti l’attenzione viene spostata anche verso altre persone. Molti psicologi esperti nello sviluppo infantile consigliano di affrontare l’argomento sesso con il bambino prima che questo inizi a fare domande di sua iniziativa. Questo non significa ovviamente dare spiegazioni non consone all’età di chi ascolta ma semplicemente creare un ambiente familiare privo di tabù e libero da censure sull’argomento.
Quali parole usare per spiegare l’eros ai bambini
Ovviamente ogni età ha il suo dizionario. In età prescolare limitatevi a raccontare ai bambini che i piccoli crescono nel pancione materno, senza addentrarvi in ulteriori particolari sul sesso e il concepimento. Evitate la tentazione di favole tipo cavoli, api e polline o cicogne perché non fanno che rimandare “il momento della verità” e rischiano di creare confusione nei bambini.
Più avanti, quando il bambino svilupperà una maggiore cognizione della differenza tra “maschio “ e “femmina”, si può iniziare a parlare di come nascono i bambini. Ovviamente all’inizio andrà benissimo un accenno generico all’amore dei genitori che genera il suo frutto.
Andando avanti con gli anni, è invece necessaria un’educazione sessuale più appropriata. Sono molti i libri di pediatri ed esperti dello sviluppo infantile che aiutano i genitori in questa “missione”: alcuni sono illustrativi e consentono quindi un approccio più diretto al tema.
Educazione sessuale: perché è importante parlare ai bambini del sesso
L’educazione sessuale è fondamentale per i ragazzi e va assolutamente sfatato il luogo comune secondo cui la consapevolezza del sesso fin da piccoli rende gli adolescenti desiderosi di fare sesso prima e bruciare le tappe. Anzi, al contrario, statisticamente i ragazzi meglio informati sul sesso sono quelli che hanno una maggiore consapevolezza sull’importanza di questo momento e una più sviluppata coscienza della contraccezione.
Chiudiamo con un ultimo fattore non trascurabile: nella società odierna parlare di sesso in maniera libera ai bambini è anche un modo di proteggerli dal rischio di abusi sessuali. Il bambino deve saper riconoscere scene e circostanze pericolose da questo punto di vista e non fidarsi ingenuamente e sprovvedutamente degli adulti, soprattutto degli estranei. Considerare il sesso come un argomento scabroso non fa che aumentare il senso di vergogna nei bambini molestati.
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