Le mamme italiane sono, per cultura e tradizione, quelle più portate ad incarnare lo stereotipo della “mamma chioccia”: protettive, ansiose e molto presenti nella vita dei figli, rischiano però, con il loro atteggiamento, di soffocarli e di non renderli sufficientemente autonomi. Troppa protezione non va bene: anche se le intenzioni sono buone, si rischia di danneggiare lo sviluppo dei propri figli, facendoli diventare adulti dipendenti e incapaci di prendere in mano in modo autonomo le redini della propria vita.
Il ruolo di un buon genitore è senza dubbio quello di proteggere i figli dai pericoli: nel contempo, però, deve anche saperli accompagnare, fin da piccoli, all'autonomia (nel modo più adeguato all'età). Ecco alcuni consigli pedagogici utili per spronare i bambini all'autonomia e all'indipendenza.
Non intervenire in continuazione, ma rendere i bambini protagonisti attivi delle proprie azioni
Un errore che i genitori spesso fanno è quello di sostituirsi ai figli nello svolgimento di attività che invece dovrebbero lasciar sperimentare a loro. Lo si fa per mancanza di tempo o perché sul momento sembra la soluzione migliore. Ma è un atteggiamento che nel tempo non porta alcuna conseguenza positiva. Si rischia di inculcare nei bambini la convinzione che gli altri debbano fare le cose al loro posto, innescando una sorta di pigrizia mentale e fisica che poi sarà molto difficile da togliere.
L'atteggiamento generale dei genitori nei confronti dell'indipendenza dei propri figli dev'essere questo: aspettarsi che il bambino, provando e sperimentando in prima persona, acquisisca gradualmente sempre nuove capacità. Il bimbo deve sentire che i genitori hanno fiducia in lui. Solo così i vostri figli diventeranno adulti responsabili, capaci di destreggiarsi fra le difficoltà della vita.
Vediamo quindi come è possibile concretizzare nelle vita di tutti i giorni questo atteggiamento pedagogico generale di spinta all'autonomia.
L'autonomia quando il bambino è molto piccolo
Non è mai troppo presto per abituare i bimbi a cavarsela da soli: lo si può fare anche quando sono molto piccoli. Ad esempio, con gradualità, ma con fermezza, il bambino va aiutato a tenere da solo il suo biberon. Allo stesso modo, quando si passa alle posate, è importante che il bambino cominci a prendere confidenza con questi nuovi “strumenti” il prima possibile, in modo che diventi indipendente durante i pasti. Non vi preoccupate se all'inizio li maneggia in modo goffo e sporca dappertutto, è inevitabile. Non trasmettetegli ansia, ma aspettate con fiducia: pian pianino diventerà sempre più abile. L'ansia va controllata anche quando il bambino comincia a camminare da solo. Ovvio che inizialmente cadrà parecchie volte ma, quando succede, è importantissimo spronarlo a riprovare, senza che si scoraggi. Il passeggino va eliminato del tutto una volta che il bimbo ha ormai imparato a camminare piuttosto bene.
E, per finire, con i bambini piccoli bisogna lavorare presto sull'autonomia anche rispetto all'uso del vasino: il pannolino andrebbe tolto preferibilmente prima del compimento di un anno di vita.
Coinvolgere i bambini nello svolgimento delle attività domestiche
Quando i bambini diventano un pochino più grandi, è bene rafforzare le loro autonomie personali, ampliandole in considerazione dell'età: pertanto vanno spronati a vestirsi e lavarsi da soli, in modo che abbiano sempre meno bisogno dell'assistenza di un adulto.
Quando sono un po' più grandi, è auspicabile coinvolgerli anche nello svolgimento di piccole faccende domestiche (in realtà piccoli e semplicissimi compiti possono e dovrebbero essere affidati ai bambini anche quando sono ancora piccoli). Spolverare, mettere in ordine la propria stanza, aiutare la mamma a cucinare prendendole i cibi dal frigorifero o gli utensili da cucina necessari, apparecchiare e sparecchiare: queste sono semplici mansioni del tutto alla portata di un bambino già grandicello.
Attraverso lo svolgimento di queste attività, il bambino si sentirà responsabilizzato e avvertirà la fiducia che i genitori ripongono in lui, perché si tratta di attività che lui percepisce ancora molto come “da adulti”. Questo avrà ricadute molto positive sulla sua autostima e quindi sulla sua autonomia.
Maggiore autonomia nello svolgimento dei compiti
Anche quando il bambino svolge i propri compiti scolastici, non bisogna mai sostituirsi a lui, suggerendogli le riposte esatte o facendo i conti di matematica al suo posto. Bisogna spronarlo a fare da solo: l'unico aiuto consentito sono le spiegazioni, nel caso in cui abbia delle difficoltà particolari o non abbia capito come va svolto un compito.
Non lasciarsi influenzare dalle lamentele dei bimbi
Guidare i propri figli sulla strada dell'autonomia può apparire un'ardua impresa: in realtà non è così difficile come sembra. Basta liberarsi delle proprie ansie e imparare ad ascoltare davvero i bisogni dei bambini, che generalmente sono naturalmente predisposti alla sperimentazione e all'indipendenza.
Può succedere che i bambini si lamentino di non saper fare qualcosa e comincino a fare i capricci: spesso si tratta solo di uno “stratagemma” per verificare se i genitori sono veramente convinti delle loro capacità, per cui non lasciatevi ingannare, né intenerire!
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