Come scegliere la babysitter giusta per il proprio bambino? È probabile che i requisiti siano diversi tra moglie e marito: cercate un giusto compromesso tenendo comunque presente che per alcuni versi la sensibilità femminile è più indicata per questo tipo di scelte.
La prima regola per scegliere la persona giusta è non avere fretta. Evitate quindi di cercare una babysitter l’ultimo giorno di maternità: trovarla con anticipo e permettere ai bambini di abituarsi alla sua presenza in maniera graduale renderà il distacco meno traumatico per lui e farà stare più tranquille voi. Quindi ben venga spendere qualche euro i primi tempi, anche se voi siete a casa!
Se non conoscete direttamente una persona fidata, chiedete comunque delle referenze. Uno degli aspetti da considerare, oltre alla pazienza e all’esperienza, è la puntualità. Fai in modo che la babysitter arrivi almeno un quarto d'ora prima dell’orario fissato per la tua uscita.
Datevi tempo per conoscere la persona che si propone per il ruolo e illustrate bene i vostri metodi educativi perché vi si possa attenere il più possibile. Se avete bisogno anche di una mano nei lavori domestici, mettetelo in chiaro da subito durante il colloquio in modo che il rapporto possa essere trasparente e la richiesta di compenso adeguata alle mansioni.
E veniamo proprio alla questione retribuzione: quanto costa una babysitter? Sono molte le variabili che incidono: ore di disponibilità richieste, la previsione di ore serali, l’esigenza che sia automunita e quindi che porti i bambini a scuola, in piscina o in palestra, il numero e l’età dei bambini affidati, il curriculum e l’esperienza della candidata, il costo della vita della città in cui vivete etc.
In media lo stipendio si aggira sugli 8-10 € all’ora. Per quanto concerne orari, tipologia di contratto, permessi e ferie, la soluzione migliore è di consultare i sindacati specializzati.
Infine c’è da considerare l’aspetto psicologico: dovete accettare l’idea che trascorrere molte ore fuori casa vi porterà inevitabilmente a perdere alcuni momenti importanti di vostro figlio: non sfogate questa frustrazione sulla babysitter, che fa semplicemente il suo lavoro e che certo non è lì per prendere il vostro posto. Non cercate di compensare la vostra assenza viziando vostro figlio ma puntate piuttosto a fare in modo che il tempo che passate insieme sia di qualità. Essere preoccupate è normale ma non stressate troppo la povera malcapitata se non volete che fugga a gambe levate: datele il vostro recapito per emergenze e quello del pediatra.
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