La puntura di un’ape una vespa provoca una serie di problemi e alterazioni nella parte di pelle attorno alla zona colpita. Se nell’area della puntura vedete un puntino nero, significa che siete stati punti da un’ape che ha depositato il suo pungiglione.
Solitamente nell’area interessata dalla puntura si avverte un dolore, seguito da arrossamento e anche gonfiamento. In casi normali la sensazione dovrebbe scomparire nelle due ore successive alla puntura, mentre il gonfiore potrebbe aumentare fino al giorno seguente, nelle 24 ore successive alla puntura.
Ecco come comportarsi in caso di puntura su bambini.
Nel caso si tratti di una puntura d’ape cercate di rimuovere il pungiglione. Usate un coltellino sterilizzato o un cartoncino; se dovessero rimanere ancora dei frammenti cercate di rimuoverli con una pinzetta o un ago sterile. Una volta eliminato il pungiglione applicate del ghiaccio sulla zona colpita. Un errore da evitare è quello di premere la pelle intorno al pungiglione nel tentativo di farlo uscire. Questa pressione favorisce in realtà l’entrata in circolo del veleno.
Il medico va chiamato nei seguenti casi:
- Non riuscite a togliere il pungiglione;
- Il bambino continua a lamentare dolore trascorse più di due ore dalla puntura;
- Il gonfiore continua ad aumentare dopo 24 ore dall’accaduto;
- Il gonfiore si estende eccessivamente, ad esempio risalendo oltre il polso in caso di puntura alla mano.
Attenzione: il medico va chiamato immediatamente nel caso in cui il bambino sia stato punto in bocca e soprattutto se ci sono molte punture, specialmente da calabrone. In questo caso, infatti, il bambino potrebbe presentare una serie di sintomi dovuti alla quantità di veleno iniettato. I sintomi principali sono diarrea, vomito, mal di testa e febbre. Inoltre punture sulla lingua o in bocca potrebbero causare problemi nella respirazione.
Se il bambino ha, in passato, avuto una reazione allergica dovuta alla puntura di un’ape o una vespa allora va portato immediatamente al Pronto Soccorso. In alcuni soggetti potrebbero invece comparire sintomi che indicano un’allergia e che, in rari casi, possono arrivare allo shock anafilattico. Anche in questo caso bisogna recarsi subito al più vicino Pronto Soccorso.
La puntura di un’ape o una vespa è un incidente piuttosto comune, soprattutto in estate quando si trascorre molto tempo all’aria aperta.
Tuttavia è possibile prendere alcune semplici precauzioni che sono in grado di diminuire i rischi per i vostri bambini.
Eccone alcune:
- Non lasciare camminare a piedi scalzi il bambino su un prato;
- Prestare particolare attenzione se vi trovate in un frutteto;
- Insegnate ai vostri bambini a fare attenzione alle api e alle vespe, nonché a riconoscere la presenza di un nido;
- Evitate le sostanze che notoriamente attraggono api e vespe, come il miele, la frutta, i dolci e le marmellate.
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Infine ricordiamo che gli spray repellenti non hanno nessun effetto con questo tipo d’insetti.
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