L’acetone (il termine medico è chetosi) è un disturbo di origine metabolica che si presenta spesso nei bambini, soprattutto nei primi anni di vita, per poi scomparire gradualmente verso la pubertà. È causato dalla carenza di zuccheri nell’organismo, a seguito di digiuno, sforzi intensi e prolungati nel tempo, stati febbrili e di vomito, oppure come conseguenza di un’alimentazione troppo ricca di grassi. Il corpo, in mancanza di zuccheri, ricava le sostanze necessarie a dare energia metabolizzando i grassi. Come conseguenza si producono i cosiddetti corpi chetonici, dall’odore inconfondibile: se l’alito del bambino sa di frutta marcia è molto probabile sia affetto da acetone. L’eccesso di corpi chetonici provoca anche il vomito, che può diventare molto violento.
Nonostante possa spaventare i genitori per lo stato complessivo del bambino, che appare stanco e dolorante, non è una malattia in senso proprio e guarisce in tempi rapidi con pochi e semplici rimedi.
Come riconoscere l'acetone
Gli effetti dell’acetone sul bambino, oltre al vomito, possono essere dolore addominale, mal di testa, sonnolenza, irritabilità, mentre la febbre non è un sintomo, ma può essere la causa del disturbo.
Oltre all’alito, che è la prima spia, l’acetone si verifica con un semplice test, acquistabile in farmacia, il Ketur test: si tratta di piccole strisce che reagiscono alla presenza dei corpi chetonici nell’urina colorandosi.
Basta un poco di zucchero
Per rimediare non è necessario ricorrere ai farmaci, bisogna soltanto reintegrare nella normale alimentazione cibi ricchi di carboidrati complessi (pane, pasta, riso, patate), ma anche frutta e verdura, eliminando invece fritti e grassi, come biscotti, merendine, cioccolato, salumi, burro. Al posto del latte è bene utilizzare succhi di frutta e tè zuccherato, ma sono utili anche le bevande ricche di sali minerali e quelle gasate (meglio se diluite in acqua). Di solito sono di sollievo le temperature molto basse: succhiare dei cubetti di ghiaccio può aiutare a controllare il vomito.
Dato che il corpo ha perso molti liquidi con il vomito, somministrate acqua e altre bevande a piccole dosi, ma regolarmente, per reidratare l’organismo, mentre i cibi solidi vanno ingeriti in quantità limitate, per non irritare nuovamente l’apparato gastrointestinale, stimolando il rifiuto di quanto assunto.
Non forzate quindi il bambino a bere e mangiare, preparate porzioni piccole e ricorrete a integratori di vitamine, in particolare la B6, solo su consiglio del pediatra. Dopo un paio di giorni (la crisi dura infatti tra le 24 e le 48 ore in media) l’acetone scomparirà e si potrà tornare alla normale alimentazione. Per evitare che si ripresenti, cercate comunque di limitare l’apporto di grassi nella dieta del bambino.
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