L'importanza del giocare sta soprattutto nello sviluppo della fantasia e nella capacità di veicolare parte dell'educazione del bambino. Visti i tempi di crisi, considerato anche il fattore ambientale, molti genitori possono prendere in considerazione l'idea di ricorrere a dei giochi fai da te prima ancora di acquistare giocattoli confezionati nei negozi. Vediamo quali possibilità ci sono.
Recuperare/riciclare
Inutile pensare che la questione ambientale non riguardi tutti, i nostri bambini soprattutto. Sono loro che prenderanno in mano il pianeta, è a loro che si deve insegnare il rispetto per le cose che possediamo. Un modo efficace per fare passare questo messaggio è proprio riciclando o recuperando alcuni oggetti domestici per farne dei giochi.
Barattoli, bottiglie e altri contenitori, ad esempio, possono diventare tamburi, maracas e altri strumenti musicali, mentre ritagli di stoffa e avanzi di lana o gommapiuma possono servire per realizzare bambole o pupazzi.
Chi non volesse ricorrere al fai da te può comunque pensare al riciclo, riutilizzando giocattoli ormai abbandonati da fratelli maggiori, parenti e vicini di casa. In quest'ottica, è una buona abitudine quella di regalare o rivendere i giochi non più utilizzati dai nostri figli.
E i giochi elettronici? Basta non esagerare e ricordarsi di smaltire correttamente le batterie esaurite e i giochi stessi, una volta divenuti obsoleti o non più funzionanti.
Piccoli giochi fai da te, grandi scoperte
I genitori più coraggiosi possono pensare di realizzare in casa alcuni dei passatempi più comuni per i bambini. Pazienza, un po' di manualità e fantasia sono gli ingredienti principali. Vediamo qualche suggerimento.
Bolle di sapone
Facilissime da fare con acqua distillata (30 ml), detersivo liquido per i piatti (30 ml), una punta di cucchiaino di zucchero o di miele o di glicerina, che aiutano a rendere le bolle più resistenti. Lo zucchero, il miele o la glicerina devono essere sciolti in acqua, poi si aggiunge il detersivo. La soluzione sarà più performante dopo qualche giorno di riposo.
Pasta di sale
Servono 2 tazze di farina, 1 tazza di sale fino, ½ tazza di acqua tiepida; se si vuole colorare la pasta al sale si possono aggiungere piccole quantità di tempera o anche brillantini. Se l'impasto risulta troppo appiccicoso, basta aggiungere un po' di farina, anche sulle mani. Se si aggiunge qualche cucchiaio di colla vinilica o di olio di semi, l'impasto migliora la sua elasticità. Avvolto in una pellicola si conserva in frigorifero qualche giorno.
Per modellare la pasta di sale basta usare piccoli mattarelli, strumenti per la plastilina, formine e aggiungere altri materiali come fili di lana, pietre ecc. Si consiglia di far asciugare i lavori a temperatura ambiente per qualche giorno, oppure di infornare a bassissima temperatura, con lo sportello aperto per favorire l'uscita dell'umidità.
Colori gonfiabili
Riunite in una ciotola 1 cucchiaio di farina autolievitante, 1 cucchiaio di sale fino, acqua quanto basta per creare un impasto denso e qualche goccia di colore alimentare. Mescolate bene e poi dipingete con un cotton fioc su un cartoncino. Finito il disegno, mettete il cartoncino nel microonde per 30 secondi finché si vede il colore gonfiare e seccare.
Pongo casalingo
Per fare un pongo domestico servono 2 tazze di farina, 1 tazza di sale fino, ½ tazza di maizena, 2 cucchiai di olio, 2 cucchiai di cremor tartaro (ovvero bitartrato di potassio), 2 tazze di acqua e colori alimentari. Mescolate gli ingredienti nell'ordine elencato tenendo da parte i colori. Scaldate il composto in un pentolino a fuoco medio per 3-4 minuti e poi dividete l'impasto in parti corrispondenti al numero dei colori a disposizione. A questo punto aggiungete i colori nella quantità necessaria all'intensità desiderata. Il pongo così realizzato si conserva in frigo in un barattolo di vetro per 6 mesi.
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