L’igiene del bambino risulta essere fondamentale fin dalla sua nascita e deve essere curata attentamente dai neo genitori.
La cura igienica riguarda naturalmente tutto il corpo del bambino ma in questo articolo ci occuperemo in particolare dell’ombelico del vostro piccolo. Ecco come disinfettare l'ombelico del neonato.
Per comprendere il motivo dell’importanza della pulizia di questa piccola parte del corpo è necessario ricordare che il bambino nella pancia della propria mamma vive e si alimenta proprio attraverso il cordone ombelicale entro il quale sono presenti dei vasi sanguigni, uno venoso e l’altro arterioso, che consentono agevolmente gli scambi vitali tra feto e placenta.
Al momento della nascita, il personale sanitario si occupa di recidere questo cordone a poca distanza dall'addome del bimbo lasciandone attaccata solo una piccola parte detta moncone ombelicale.
Solitamente, nel giro di 15–20 giorni, questa protuberanza cade in maniera spontanea, ma è necessaria una cura particolare per permettere che ciò avvenga in maniera regolare. Il moncone ombelicale, per cadere, ha bisogno di essiccarsi e i tempi possono variare in base a condizioni ambientali come la temperatura, l’umidità e il contatto con le urine. Sicuramente, l’esposizione all'aria in un ambiente in cui le condizioni igieniche di base sono rispettate può aiutare, ma è necessario comunque avere a disposizione garze sterili per proteggere la zona addominale del neonato.
Le cure giornaliere dell'ombelico: come medicare l'ombelico del neonato
La medicazione giornaliera consigliata dal personale sanitario è solitamente di 2 o 3 volte attraverso l’utilizzo di soluzioni antisettiche specifiche reperibili facilmente in tutte le farmacie. Alcune ostetriche consigliano l’impiego di zucchero salicilato costituito da circa il 97% di zucchero a velo e da un 3% di acido salicilico in polvere, che agisce da antisettico: cosparso delicatamente ogni giorno sulla zona interessata, favorisce in maniera piuttosto naturale il distaccamento del moncone evitando effetti indesiderati e infezioni.
E il bagnetto si può fare?
Il moncone e la zona addominale corrispondente non vanno bagnati fino alla completa guarigione della ferita, anche se il moncone è già caduto. La pulizia quotidiana del corpo del vostro piccolo va eseguita con l’aiuto di una spugna da passare delicatamente su ogni parte escluso l’addome.
E dopo la caduta del moncone?
Dopo la caduta del moncone, la ferita va ancora medicata, fino a quando non sarà avvenuta la completa guarigione: conviene avere sempre a disposizione piccole garze sterili utili anche a rimuovere le eventuali piccole macchie di sangue o per rimuovere con estrema delicatezza le crosticine. Nel caso in cui notiate tracce di sangue ricorrenti, rivolgetevi al pediatra che potrebbe consigliarvi l’impiego di piccole dosi di mercurio cromo per favorire la cicatrizzazione definitiva della ferita.
Chiaramente, se tutto ciò di cui abbiamo parlato non si verifica e dopo 20 giorni il moncone ombelicale non cade o diventa rosso o gonfio espellendo pus o sangue (o entrambi) ed emanando un odore sgradevole, sarà il caso di rivolgersi al pediatra o all'ospedale dove avete partorito, per avere indicazioni tempestive e chiare su come agire per fermare l’infezione.
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