In primavera la natura si risveglia. Il periodo che va da marzo fino a luglio inoltrato, quindi in estate, è un’esplosione di profumi e colori. I bambini allergici ai pollini sono molto sensibili a questa stagione: per diminuirne gli effetti, basta seguire alcuni accorgimenti.
I pollini: di cosa si tratta?
Nella stagione primaverile assistiamo al risveglio della natura, che dopo la germogliazione provvede al rilascio dei pollini. Si tratta di minuscoli granellini per la riproduzione delle piante, rilasciati dalle stesse e trasportati dal vento. L’aria di primavera, oltre ai primi tepori, ne è permeata: chi ne è sensibile, e allergico, deve preparare i fazzoletti. Gli starnuti non tardano ad arrivare con la congestione delle vie respiratorie, primo fra tutti il naso.
I consigli
I bambini che soffrono di allergia ai pollini sono numerosi e la primavera può mettere a dura prova le loro reazioni. Come abbiamo detto, in questa stagione l’aria è inevitabilmente ricca di pollini: nelle giornate calde e ventilate, gli starnuti sono garantiti. Per minimizzarne le conseguenze si può ricorrere a diversi farmaci adatti per i più piccini, sempre sotto la supervisione del proprio pediatra. Oltre alle medicine, però, è bene adottare delle buone abitudini e prestare attenzione ad alcuni accorgimenti.
Gite fuori porta
Il risveglio della natura ci richiama all’aria aperta: la stessa che, però, trasporta i pollini delle piante. Come fare? Per godere della bella stagione, evitando di favorire l’allergia, basta scegliere i posti adatti. La campagna e i prati in generale non sono i luoghi migliori dove portare i bambini allergici. Qui la concentrazione di pollini è particolarmente elevata nelle prime settimane di primavera, perciò conviene scegliere una gita al mare o in montagna. Riguardo a quest’ultima, è utile sapere che nelle medie altitudini (intorno ai 1000 metri) i pollini vengono rilasciati con un mese di ritardo rispetto a quelle più basse.
Se desiderate portare i bambini fuori per una passeggiata, scegliete le ore pomeridiane e i luoghi meno ventilati. Le uscite nelle prime ore del giorno sono sconsigliate, specie se la brezza è troppo vivace, perché trasporta ancora più pollini.
Trascorrere una giornata all’aperto non è vietato, basta scegliere con cura i luoghi. Se vi trovate in montagna, ad esempio, preferite i sentieri del sottobosco dove i pollini hanno difficoltà ad arrivare. Gli alberi sono un ottimo filtro per mantenere l’aria più pulita negli stessi boschi.
Luoghi chiusi
Durante i mesi più critici, da marzo a giugno, ai bambini più sensibili si consiglia sempre di praticare uno sport al chiuso. I campetti all’aperto, così come le piste ciclabili e i giardinetti pubblici, aumentano il rischio di allergia. I pollini sono proprio dappertutto in questa stagione, quindi bisogna preferire le palestre (almeno per questi mesi).
Anche i viaggi in macchina potrebbero rivelarsi dannosi: è meglio tenere i finestrini chiusi durante tutto il tragitto. Per arieggiare l’abitacolo, potete gestire l’aria condizionata dell’auto senza esagerare con le temperature più basse.
Igiene
Un altro consiglio davvero utile è di ricorrere a frequenti lavaggi nasali. Pur non essendo apprezzati dai bambini, permettono di eliminare eventuali residui di pollini nelle vie respiratorie.
Gli abiti indossati all’aperto riescono a intrappolare i pollini proprio tra le loro fibre. In questo caso, dunque, si consiglia di lavare costantemente i vestiti in questione, meglio ancora facendoli asciugare in un luogo chiuso.
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