Anche durante i nove mesi di attesa ci si può prendere cura del proprio corpo e della propria bellezza, facendo però attenzione a evitare qualsiasi trattamento che coinvolga la pancia e stando lontane da sostanze tossiche (tramite inalazione o contatto con la pelle), temperature troppo elevate e laser o altri raggi potenzialmente dannosi.
Come sempre, infatti, bisogna ricordare che la gravidanza non è una malattia, motivo per cui, con qualche accorgimento in più, si può vivere serenamente tutto il periodo di gestazione e continuare nelle proprie attività quotidiane. A confermarlo anche il decalogo stilato dalla dottoressa Mary Rosser, che esercita nel dipartimento di ginecologia ed ostetricia del Children Hospital di Montefiore, a New York, in cui sono elencati i trattamenti che si possono effettuare senza rischi, quali invece è bene evitare del tutto e le precauzioni da adottare.
Tinte per capelli, depilazione e massaggi
I trattamenti cui le donne si sottopongono maggiormente sono certo quelli dal parrucchiere. Nessun problema naturalmente per taglio e piega, mentre le tinte andrebbero rimandate al secondo trimestre di gestazione (ma possono agevolmente essere sostituite con dei coloranti a base naturale, che hanno comunque un alto potere coprente), mentre successivamente non comportano particolari rischi. Con due avvertenze: ridurre al minimo l’esposizione ai vapori di ammoniaca contenuta nelle tinture (chiedendo quindi di ricevere il trattamento in un’area ben ventilata) e limitare il contatto con il cuoio capelluto, facendo stendere il colorante sulla lunghezza dei capelli.
Anche la depilazione non comporta rischi: va bene la ceretta (meglio a freddo che a caldo, per ridurre il rischio di rotture ai livello dei capillari), mentre è vietata quella definitiva, perché utilizza metodi come il laser o la luce pulsata, che sono potenzialmente dannosi.
I massaggi, praticati da professionisti senza uso di macchinari, sono invece consigliati: aiutano a rilassarsi, tonificano la pelle e riducono tensioni e gonfiori. Efficace il linfodrenaggio, che contribuisce a limitare gonfiore e pesantezza delle gambe e a combattere la cellulite, tra i maggiori nemici delle donne incinte.
La pulizia del viso, infine, non ha controindicazioni: scegliete però sempre centri estetici riconosciuti e preferite trattamenti dolci, con uso di vapore e prodotti accuratamente selezionati per non recare danni al feto (attenzione infatti ad alcuni oli a base di rosa, camomilla e lavanda, da utilizzare solo dal secondo trimestre in poi, mentre quelli a base di menta piperita, rosmarino, salvia e gelsomino sono da evitare per tutti i nove mesi perché favoriscono le contrazioni uterine).
Smalti, lampade e saune
Sconsigliati tutti i trattamenti abbronzanti, sia perché durante la gravidanza la pelle è più soggetta agli accumuli di melanina, quindi alle inestetiche macchie scure, sia per le temperature elevate, che provocano vasodilatazione, quindi difficoltà a livello arterioso e venoso in un periodo in cui l’apparato circolatorio è già messo a dura prova ed è più fragile. Per l’Italia, a sancire questo divieto, anche un decreto del Ministero della Salute del 2011.
Un discorso simile vale per la sauna, il bagno turco, l'hammam e in genere i percorsi benessere che prevedono sbalzi di temperatura. Nessuna controindicazione invece per l’idromassaggio: l’acqua ha un effetto rilassante e stimola la microcircolazione. Attenzione però a non orientare i getti verso la pancia.
Più complesso il discorso relativo agli smalti: in generale, soprattutto dopo il primo trimestre, che è quello più delicato e potenzialmente pericoloso per il feto, si può effettuare la normale manicure, evitando però di eliminare le pellicine (eventuali micro ferite potrebbero infettarsi) e pretendendo l’utilizzo di strumenti sterili. Gli smalti si posso usare, ma sarebbe meglio non respirarne l’odore, idem per le coperture in gel. Un semplice accorgimento, soprattutto se si fa da sole, è l’utilizzo di una mascherina.
E i trattamenti di chirurgia estetica?
Generalmente durante il periodo della gravidanza, e nei primi mesi dopo il parto, sono da evitare tutti gli interventi di chirurgia estetica, dato che prevedono l’utilizzo di anestetici e farmaci potenzialmente dannosi per il nascituro. I piccoli trattamenti al viso, come le iniezioni di acido ialuronico, risultano invece poco invasivi, per cui non sono sconsigliati come gli altri.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.