Quando una donna scopre di essere incinta, inizia un lungo periodo di emozionante attesa dove la gioia e la paura si rincorrono e danno vita a pensieri diversi su come sarà il proprio bambino, cosa farà, quale sarà il colore dei suoi occhi ma anche relativi all’incognita del parto, al dolore e alla modalità migliore per effettuarlo.
L’attesa diventa sempre più febbrile man mano che si avvicina il momento del parto e durante gli ultimi giorni la stanchezza e l’enorme voglia di conoscere finalmente quel piccolo esserino che fa parte di te da 9 mesi prendono il sopravvento. Ma è proprio nel corso degli ultimi giorni che è maggiormente opportuno
ascoltare il proprio corpo per capire
se il momento del parto si sta avvicinando.
Con questo articolo speriamo di chiarivi un po’ di più le idee.
Le fasi che precedono il travaglioIn genere i segni più importanti che fanno presagire l’inizio del travaglio sono 3 ma nel momento in cui si verificano non significa che il parto sarà imminente: possono passare anche diverse ore prima della nascita. Di seguito ecco i segnali che preannunciano il travaglio:
- Emissione del tappo cervicale: nel corso della gravidanza la cervice è protetta da uno strato di materiale mucoso che fa da scudo per evitare l’immissione di materiale patogeno esterno. Verso la fine della gravidanza questo tappo viene espulso e si verificano delle perdite biancastre con striature di sangue. Questo può avvenire poco prima dell’inizio del travaglio ma in alcune donne si verifica con l’anticipo di una settimana. Sarà il personale sanitario a valutare la condizione.
- Rottura delle acque: il “sacco” che contiene il feto e il liquido amniotico entro cui è immerso si fora o si rompe completamente poco prima del parto. Il liquido che ne fuoriesce è solitamente inodore, incolore e molto caldo. La quantità di liquido che fuoriesce dipende dal tipo di rottura che avviene: se le membrane si foreranno solo in un punto, la perdita di liquido sarà minore rispetto a una rottura completa delle membrane. Solitamente la rottura delle acque si intervalla alle contrazioni che segnano l’inizio del travaglio e l’avvio verso il parto.
- Contrazioni uterine: nell’ultimo periodo di gravidanza, la donna è spesso accompagnata da contrazioni uterine che vanno e vengono e spesso modificano la loro durata e intensità in base alla posizione assunta dalla futura mamma. Le contrazioni uterine che invece aprono la strada al momento del parto sono solitamente sempre più regolari e l’intensità aumenta sempre più senza che la donna riesca a trovare particolare sollievo dalla posizione sdraiata.
Inizialmente, le contrazioni si presentano ogni 15–30 minuti e possono avere una durata che può andare dai 15 ai 20 secondi. Una volta che il travaglio sarà iniziato, invece, le contrazioni si presenteranno 3–5 volte ogni 10 minuti e la durata di ognuna sarà di almeno 40 secondi.
Il personale sanitario sarà in grado di fornire alla partoriente tutte le indicazioni necessarie per comprendere se il travaglio è davvero iniziato e valuterà, attraverso un esame per via vaginale, l’assottigliamento della cervice e l’avvicinarsi del parto.
Ad ogni modo ogni partoriente saprà comportarsi adeguatamente e trarrà da questa esperienza emozioni stupende, proprie solo del mettere al mondo un altro essere umano. Buon parto a tutte!
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