Siamo alla quattordicesima settimana e il vostro corpo e la vostra mente si stanno ormai abituando al vostro stato. I malesseri peggiori sono passati, così come le preoccupazioni del primo trimestre e voi vi sentite più serene e rilassate, siete radiose e pronte a godervi quello che in genere è il periodo più bello della gravidanza.
Il bambino.
Il feto continua a crescere costantemente, gli organi principali sono tutti al loro posto e la placenta continua a fornire tutto il nutrimento necessario. In lunghezza il feto misura circa 8-10 centimetri e pesa sui 35 grammi. Nonostante voi ancora non lo possiate sentire, il piccolo si muove moltissimo all'interno del liquido amniotico, che si rigenera ogni tre ore. I muscoli e le articolazioni continuano a svilupparsi. Le sue ossa si stanno inspessendo e la spina dorsale si raddrizza. Sulle dita di mani e piedi sono già comparse delle unghiette sottilissime. Anche gambe e braccia continuano a svilupparsi, le dita delle mani sono ormai completamente separate e il piccolo è in grado di aprire e stringere i pugni e di succhiarsi il pollice. Se siete fortunate potrete vederlo voi stesse nell'ecografia.
Per quanto riguarda gli organi interni, il fegato secerne la bile, la milza produce i globuli rossi e il sangue inizia a formarsi nel midollo osseo. Sebbene il piccolo non abbia ancora bisogno di respirare, dato che l’ossigeno gli arriva direttamente attraverso il cordone ombelicale, in questo periodo si “allena” comunque a farlo, “respirando” il liquido amniotico tramite i piccoli polmoni che adesso sono in pieno sviluppo. Anche le espressioni facciali si delineano sempre di più, ha già delle sottilissime sopracciglia e una leggera peluria inizia a comparire sul cranio. I genitali esterni sono più sviluppati e finalmente potrete sapere quasi sicuramente se aspettate un maschietto o una femminuccia.
La mamma.
Man mano che l’utero si sposta verso la superficie, il vostro addome inizia a gonfiarsi e la pancia a crescere: perfetto, significa che anche il bambino sta crescendo bene dentro di voi. Voi però vi sentite molto meglio rispetto ai mesi scorsi, più energiche e più belle: le forze, infatti, cominciano a tornare, la vostra pelle è più morbida e luminosa e i vostri capelli folti e vitali. Anche il seno si è ispessito, è più morbido e sensibile e in alcuni casi potrete notare dai capezzoli la fuoriuscita di un liquido giallastro, detto colostro: tutti segni che il vostro seno si sta già preparando per l'allattamento. L'umore è un po' più stabile perché anche gli ormoni stessi cominciano ad “acquietarsi”, anche se continuano a rendere pigro il vostro intestino: ecco perché potreste ancora incappare in problemi di stomaco e digestione.
Stile di vita.
Continuate a vivere in modo salutare e non dimenticate l'esercizio fisico. Servirà ad arrivare al parto preparate e a riprendervi più in fretta dopo. Consumate cibi sani che comprendano cereali integrali, latticini a basso contenuto di grassi, carni magre e naturalmente frutta e verdura. Un maggior consumo di fibre vi aiuterà a combattere i disturbi intestinali. Ricordate che il piccolo è da voi che prende tutto il suo nutrimento: scegliete soprattutto cibi naturali e freschi, in modo che cresca sano e robusto. Se vedete che state acquistando peso non vi allarmate, è normale no: avete una nuova vita dentro di voi! Perciò niente diete, ma nemmeno abbuffate pantagrueliche: ricordate che avete bisogno di circa 300 calorie in più al giorno. Continuate ad assumere l'acido folico e provvedete ad aggiungere le vitamine e i minerali necessari, compresi calcio e ferro.
Evitate di mangiare la crosta dei formaggi che potrebbe causarvi delle infezioni alimentari pericolose in gravidanza, scegliete formaggi senza polifosfati ed evitate quelli molli. Ricordatevi di cuocere la carne il più possibile e, se potete, evitate gli insaccati, possibile causa di toxoplasmosi e di altre malattie parassitarie. Anche le uova devono essere freschissime e consumate entro la data di scadenza. Attenzione al pesce che acquistate, anzi, in questi casi è quasi meglio optare per il surgelato, più sicuro e ugualmente buono. Inutile dire che il pesce crudo (come il sushi) o i crostacei e molluschi sono da evitare in questo periodo. Da bere, meglio l'acqua fresca e in generale le bevande senza coloranti, aromatizzanti o dolcificanti come l'aspartame. Niente di meglio, soprattutto la mattina appena vi alzate, di un bel bicchiere d'acqua minerale ricca di magnesio.
Altri consigli.
Ora che il vostro umore è più stabile, i vostri pensieri saranno tutti incentrati sul futuro: sarò una brava mamma? Riuscirò a provvedere economicamente a lui e alla mia famiglia? Il mio piccolo sarà sano? Sono pensieri elettrizzanti ma a volte potrebbero infondere un po' di ansia. Non abbiate paura di chiedere rassicurazioni al vostro ginecologo, parlate con altre mamme, informatevi attraverso i libri e internet o, ancora meglio, iscrivetevi a un corso preparto.
Se vi sentite meglio e non avete controindicazioni mediche, potreste anche organizzare l'ultimo viaggetto da sole col vostro lui, basta prendere alcune piccole precauzioni: se viaggiate in macchina attenzione alle buche o ai salti per strada, portatevi da casa alcuni cibi essenziali in modo da evitare alimenti a rischio per la vostra salute e fate in modo che il medico o un ospedale siano sempre facilmente raggiungibili.
Esami.
In questo periodo in cui nel vostro bimbo si sta sviluppando il sistema per la formazione dei globuli rossi è meglio evitare le radiografie. Se proprio dovete farle, avvisate gli operatori del vostro stato.
Lavoro.
Se lavorate, è il momento di iniziare a pensare al congedo. Ormai avrete già comunicato al datore di lavoro la vostra situazione: se non l'avete ancora fatto, provvedete subito. Ricordate anche che il diritto al congedo di maternità e all’astensione anticipata dal lavoro previsto per le lavoratrici dipendenti è esteso oggi anche alle lavoratrici autonome o a progetto, iscritte alla gestione separata dell'Inps.
La cosiddetta “astensione obbligatoria” prevede il diritto ad assentarsi dal lavoro nei due mesi prima del parto e nei tre mesi successivi; durante questo periodo è previsto il pagamento di un'indennità sostitutiva della retribuzione pari all’80% dello stipendio. Se siete lavoratrici dipendenti potrete scegliere, previa certificazione medica, anche di ritardare di un mese l'assenza dal lavoro prima della nascita e prolungare a quattro mesi il periodo di congedo dopo il parto. La domanda (Modello Mat) va presentata all'Inps entro il 7° mese di gravidanza, correlata di certificato medico di gravidanza redatto su apposito modulo ASL.
Terminata l'astensione obbligatoria, le mamme lavoratrici (ma solo quelle dipendenti) possono usufruire dell’“astensione facoltativa” di sei mesi pagata al 30% della retribuzione, periodo che può essere continuativo o frazionato fino al compimento di otto anni di età del bambino. Va richiesta con un minimo di preavviso di 15 giorni dall’inizio del periodo. Per le lavoratrici autonome, invece, è previsto il diritto ad astenersi dal lavoro solo per tre mesi entro il primo anno di età del bambino.
In caso di gravidanza a rischio, è possibile anche richiedere l'“astensione obbligatoria anticipata”, presso Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente in cui avete la residenza, sempre correlata di certificato medico, rilasciato da un ginecologo dell’ASL.
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