La gravidanza è uno dei momenti più particolari e importanti per la vita di una donna.
Per trascorrere questa fase della vita nel modo più sereno possibile e per portare la gravidanza a termine nel modo migliore è necessario appoggiarsi al proprio ginecologo e al proprio medico di base.
Vi sono, purtroppo, alcune patologie che possono insorgere e minacciare la vita del feto.
Al fine di evitare determinate minacce o di affrontarle al meglio, occorre riporre la propria fiducia negli specialisti, cercando di non tralasciare alcun dettaglio che possa destare sospetto.
L’aborto spontaneo può presentare alcuni segnali che il corpo della donna manda, ma non sempre è facile individuarli per tempo.
Dolori al basso ventre, perdite di sangue e altre anomalie non sono da sottovalutare, potrebbero essere i sintomi di una minaccia di aborto o potrebbero anche segnalare che l’espulsione naturale del feto è già in atto.
In alcuni casi i sintomi compaiono tardivamente e la donna si accorge del triste evento da segni che fanno capire palesemente che la gravidanza si è interrotta, ad esempio la pancia non cresce, i seni si sgonfiano e subisce perdite vaginali molto abbondanti e scure.
Un'altra causa di aborto naturale, anche dopo parecchie settimane dal concepimento, è la patologia della placenta previa, ovvero anomalie più o meno gravi nel posizionamento della placenta.
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