Le nascite dei gemelli negli ultimi anni si sono intensificate per vari motivi, tra cui l’innalzamento a 28 anni dell’età media per partorire il primo figlio e l’utilizzo sempre più frequente di trattamenti contro la sterilità.
Il parto gemellare è molto delicato e richiede attenzione da parte del medico che deve decidere se è meglio l’opzione cesareo o quella naturale. La scelta del cesareo è preferibile in caso di nascite premature o nel caso in cui, a seguito del controllo della frequenza cardiaca dei due feti, quello con una riserva energetica inferiore dia segnali di insofferenza.
Se si opta per il parto naturale, nella sala deve essere presente l’apparecchiatura per le ecografie. È Infatti fondamentale che l’ecografo veda chiaramente se il secondo bambino, in attesa di uscire, si sia messo di traverso e non si trovi quindi più in una posizione adatta al passaggio nel canale del parto. In un caso del genere, l’ostetrica deve provvedere a posizionare manualmente il bambino in posizione idonea all’uscita: con la testa o il sedere verso il basso. L’utilizzo dell’ecografia permette anche di stabilire se è il caso di procedere con un cesareo se il secondo nascituro non è in grado di venire alla luce in modo naturale.
Nel parto gemellare il travaglio dura più o meno come quello di un parto singolo, è di poco più breve perché è presente più massa, che esercita di conseguenza una maggiore pressione sul collo dell’utero. Il travaglio è unico nei parti gemellari, mentre il tempo di espulsione è circa il doppio; il secondo gemello è più rapido a venir fuori dal canale del parto perché esso è già stato dilatato dal primo.
Se prima si cercava di essere il più rapidi possibile nel far nascere il secondo bambino (si riteneva infatti che il rilassamento dell’utero potesse provocare problemi di ossigenazione al bambino che era ancora dentro se passavano più di 20 o 30 minuti), oggi si effettuano prima tutti i test necessari sul primo prima di procedere con il secondo parto. Oggi si pensa che i problemi che possono insorgere nei gemelli dopo il parto siano dovuti alla nascita prematura, visto che l’organismo potrebbe non essere del tutto formato.
A parto concluso, bisogna mostrare molta attenzione nei confronti dell’utero, che potrebbe andare incontro a un rilassamento eccessivo e non chiudere i vasi sanguigni aperti dopo il distacco della placenta. La conseguenza è una perdita maggiore di sangue, che deve essere subito arrestata dall’intervento dell’ostetrica con applicazioni di ossitocina, che stimolano la ripresa delle contrazioni dei tessuti dell’utero.
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