I papà in sala parto sembrano spesso pesci fuor d’acqua: partono carichi ed entusiasti, armati di camice verde usa e getta e telecamera, ma poi al momento fatidico appaiono impacciati. In questi casi, nella migliore delle ipotesi sono inutili, nei casi peggiori sono addirittura di intralcio, svenendo di fronte alla vista del sangue.
Se volete evitare queste scene tragicomiche al momento del parto, parlate bene con il vostro partner e cercate di stabilire insieme cosa si può fare e cosa no. Prima di tutto dovete essere voi, conoscendo bene voi stesse ma anche il futuro papà, a decidere se volete che vi stringa la mano durante il travaglio e vi incoraggi o se preferite che aspetti fuori dalla porta girovagando su se stesso in preda all’ansia.
Alcune donne ad esempio, temendo forse un calo del desiderio da parte di lui, non vorrebbero mai farsi vedere dal proprio partner in un momento tanto crudo, seppure assolutamente naturale. Non sentitevi in colpa se preferite vivere questo momento senza di lui: se gli spiegate le ragioni della vostra scelta in maniera sincera, vi capirà.
Se insieme decidete di condividere questo momento, fissate delle regole in precedenza per evitare contrattempi o nervosismi in seguito. Se, ad esempio, non volete essere riprese, chiarite subito questo punto con lui.
Prima di tutto sarebbe opportuno che anche lui frequentasse un corso pre-parto specifico per futuri papà: in questo modo sarà più consapevole di quello che avverrà e può davvero prestare il suo contributo durante il travaglio.
Durante gli incontri vengono mostrati video di parti e si praticano tecniche di respirazione e di training autogeno per guidare la donna nel caso in cui perda il controllo e non riesca più a respirare in maniera adeguata.
Quando si parla del parto naturalmente, si pensa a quest’esperienza dalla prospettiva della donna, ma non bisogna sottovalutare l’impatto che questo evento ha sul futuro papà: si dice, infatti, che se una donna potesse vedersi partorire, non potrebbe mantenere la concentrazione necessaria per respirare e predisporsi alla nascita del bebè. Non è un caso che molti uomini impreparati svengano alla vista di uno spettacolo naturale tanto diretto.
Ci sono inoltre strutture ospedaliere dove è il papà a fare il primo bagnetto al neonato, appena subito dopo il parto, mentre la donna è impegnata nelle ultime fasi dell’intervento (quali espulsione della placenta e ricucitura): pensate quanto questa responsabilità possa aiutare gli uomini a sentirsi protagonisti di questa esperienza.
Sotto certi aspetti rendere partecipe l’uomo di questa esperienza è un modo per non farlo sentir escluso in questo evento mamma-bambino. Ricordate comunque che la scelta spetta a tutti e 2 i futuri genitori: il parto è un momento delicato e difficile e ognuno deve valutare singolarmente quali siano le condizioni per affrontarlo al meglio.
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