Già di per sé non rappresenta mai una scelta di salute, ma fumare in gravidanza risulta fortemente dannoso sia per la madre che per il bambino, senza alcuna scusa! Il fumo è dannoso per ogni individuo e i rischi verso i quali va incontro il fumatore sono molti e decisamente gravi. A questo, però, si aggiunge il fatto che la donna incinta e fumatrice mette fortemente a rischio la vita del suo bambino oltre che la sua e questo rappresenta un gesto certamente da condannare in quanto la piccola vita che sta crescendo nel corpo della sua mamma non ha possibilità di scelta, dovendo subire passivamente quella senza dubbio scorretta di colei che dovrebbe essere la sua prima donatrice di vita e di cure. Di seguito, ecco i rischi generici causati dal fumo in gravidanza:
- Ipertensione
- Tumore ai polmoni
- Tumore ai reni o alla vescica
- Tumore all’apparato digerente
- Ictus o infarto
- Tumore dell’utero
- Danni respiratori come asma, bronchite, tosse cronica e infezioni frequenti alle vie respiratorie
- Osteoporosi
- Invecchiamento cutaneo
Il fumo risulta dannoso sia per il fumatore che per coloro che vivono e lavorano negli stessi ambienti e la pericolosità aumenta in base alla frequenza e alla quantità di utilizzo di sigarette ma attenzione.. pur fumando poco sono presenti i rischi elencati, soprattutto se parliamo di una donna in dolce attesa! Le sigarette in commercio contengono sostanze come metalli pesanti e nitrosamine che sono considerate cancerogene e cause di riduzione di ossigeno e di danneggiamento irreversibile dei tessuti. Ma andiamo ora a vedere quali rischi corre il vostro bambino se non decidete di smettere di fumare in gravidanza e continuare anche in dolce attesa e durante l’allattamento:
- Nascita sottopeso del bambino: il monossido di carbonio contenuto nelle sigarette riduce l’apporto di ossigeno e di conseguenza rallenta sensibilmente la crescita del piccolo
- Parto pretermine: le donne fumatrici possono sviluppare con una percentuale molto più alta malattie trombotiche che possono provocare occlusioni ai vasi placentari causandone un distacco innaturale e portando la donna ad un parto d’urgenza. I casi di parto prematuro di mamme fumatrici risulta oltre il 40%
- Aborto spontaneo: le sostanze cancerogene presenti nelle sigarette possono portare a malformazioni del feto tali da provocare una precoce interruzione di gravidanza
- Gravidanza tubarica: il fumo può provocare il rallentamento del movimento tubarico tanto da impedire al feto di impiantarsi nell’utero rimanendo in una tuba e provocando una gravidanza extrauterina che può portare alla perdita della tuba e ad emorragie molto pericolose per mamma e bambino
Il feto inoltre, rischia una serie di complicazioni come:
- Malattie respiratorie: il rischio che il bambino di una mamma fumatrice abbia problemi respiratori fin dalla tenera età è maggiore del 70% rispetto agli altri bambini. Lo sviluppo di patologie come asma, bronchite, tosse cronica in età prescolare risulta altissima.
- Sviluppo di tumori: l’esposizione al fumo causa un aumento sostanziale di probabilità per quel bambino di sviluppare una forma tumorale. L’ambiente casalingo dovrebbe inoltre rimanere intonso da fumo.
- Malformazioni
- SIDS: aumento del rischio della morte improvvisa del lattante in quanto la nicotina provoca una difficoltà concreta nella ripresa della respirazione
Detto ciò, è coscienza di ogni mamma agire per sé e per il proprio bambino nella maniera che ritiene più opportuna: tenete presente che il fumo fa male sempre ma che dalla 16 esima settimana di gestazione i rischi aumentano in maniera considerevole e sarebbe fortemente consigliabile smettere. Per il vostro bene e per la salute del bambino che portate in grembo, perciò, se non siete in grado da sole di smettere di fumare in gravidanza chiedete aiuto al vostro medico o al vostro farmacista di fiducia che saprà consigliarvi adeguatamente. Buona gravidanza!
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