Il fumo è già di per sé una cattiva abitudine che compromette la salute e la vita del fumatore. A maggior ragione una donna in stato di gravidanza o che desidera concepire un bambino dovrebbe dire addio alle sigarette.
Non farlo significa danneggiare la salute del piccolo ed esporlo a numerosi rischi.
I danni del fumo sono stati ampiamente dimostrati; ad esempio il 15% dei bambini che soffrono di asma sono figli di madri tabagiste.
Se la futura mamma continua a fumare in gravidanza il feto viene esposto a ben 4.000 sostanze, molte delle quali nocive e cancerogene.
Inoltre il bambino subisce l’ipossia, ovvero le quantità di ossigeno per il sangue e i tessuti diminuiscono; in base al numero di sigarette consumate si è osservato che il bebè, al momento della nascita, perde dai 200 ai 500 gr. di peso corporeo.
Gli altri rischi legati al fumo in gravidanza sono la possibilità di parti alterati e prematuri, disturbi respiratori generici per il piccolo, aumento delle possibilità di tumore infantile predisposizione alle infezioni (anche in adolescenza) e possibili problemi nello sviluppo psico-fisico.
Purtroppo le donne che non rinunciano al fumo, anche durante la gestazione, sono ancora troppe.
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