La cardiocotografia è un esame molto semplice, privo di rischi per mamma e feto, che serve per controllare lo stato di salute del feto durante le ultime settimane di gravidanza.
La cardiocotografia consiste nella registrazione della frequenza del battito cardiaco del feto (cardiografia) e, contemporaneamente, delle contrazioni uterine (tocografia).
La cardiotocografia si misura con tecnica doppler (onde sonore), applicando una sonda sull’addome materno e misurando i due parametri per un lasso di tempo che può variare dai 30 ai 90 minuti.
I risultati di questo esame vengono registrati costantemente su due tracciati di tipo ondulatorio e confrontati parallelamente.
Se lo stato di salute del feto è normale, la sua frequenza cardiaca è compresa fra 110 e 160 battiti al minuto e i tracciati non dovrebbero presentare sbalzi ondulatori bruschi.
La cardiotocografia è un esame che si effettua solitamente dopo la 38a settimana di gestazione, soprattutto per verificare il buon andamento della salute del feto in vista del parto. Può essere effettuata più di una volta nel caso in cui la gravidanza sia a rischio.
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