In alcuni casi il momento del parto può essere reso difficile e pericoloso a causa di alcune anomalie.
Spesso questi casi possono essere diagnosticati in tempo, con un’ecografia che viene effettuata verso il termine della gravidanza.
Se il ginecologo noterà particolari condizioni del feto potrà decidere per la programmazione di un parto cesareo, che renderanno il momento della nascita più sicuro sia per mamma che per bambino.
Ignorare queste problematiche potrebbe portare anche alla morte del feto perché, in alcuni casi, una complicanza nel parto può provocare anche il decesso del piccolo.
La maggior parte delle anomalie viene comunque diagnosticata in tempo dal medico, che darà istruzioni precise in sala parto affinché il parto si possa concludere nel miglior modo possibile.
Tra i sintomi più diffusi di anomalie troviamo il distaccamento prematuro della placenta, sanguinamenti vaginali improvvisi e alterazioni nel battito cardiaco del bambino.
Nella seconda fase del travaglio il feto inizia a discendere nella pelvi, quando questa fase è lenta o accade in maniera sbagliata può essere necessario intervenire con la ventosa, il forcipe oppure si ricorre direttamente ad un cesareo poiché probabilmente vi è una sproporzione feto pelvica.
Un altro caso in cui è necessario intervenire è quello in cui il travaglio avviene in modo molto lento, in queste situazioni si somministra alla madre dell’ossitocina, ma se anche questo metodo non funziona spesso si ricorre al cesareo o al forcipe.
Questi metodi vengono applicati spesso nei caso di presentazione podalica anomala, ovvero quando il feto si inserisce in una posizione scorretta all’interno del canale vaginale.
Questo accade ad esempio se il bambino cerca di uscire presentando il viso, le natiche o se piega un arto in maniera impropria.
Il parto cesareo, che viene applicato nel 15-20% dei casi, consiste in un’incisione dell’utero dall’esterno.
Quando si opta per questo tipo di intervento è necessaria la presenza di personale medico specializzato in rianimazione fetale.
La ventosa ostetrica e il forcipe sono un metodo meccanico con cui si opera attraverso il canale vaginale.
Questo metodo può portare a complicazioni per il feto e la madre, ma se viene eseguito da un medico altamente specializzato non vi è da temere.
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