Il fenomeno delle spa è notevolmente cresciuto in questi ultimi anni. Per quanto l'effetto terapeutico delle acque termali sia noto fin dall'antichità, con i ritmi sempre più frenetici della vita quotidiana, le spa e le località termali sono diventate un punto di riferimento per chi voglia rilassarsi e ancora di più per chi voglia curare certi disturbi. Le
cure termali, infatti, sono trattamenti con finalità
disintossicanti o riabilitative, che sfruttano i benefici effetti delle acque sorgive contenenti elementi come zolfo, iodio, cloro, ferro, calcio e microelementi di altre sostanze. Si ricorre alle cure termali in caso di affezioni all’apparato respiratorio (
asma, bronchite, sinusite), patologie della pelle (
eczemi e
psoriasi), malattie del sistema osteoarticolare, come l’
artrosi, o disfunzioni delle vie urinarie e del sistema digestivo.
Acque termali da bere e acque termali in cui immergersiCon
crenoterapia (dal greco
crené, sorgente) si indica l'azione curativa delle acque termali, distinta in due tipologie:
interna ed
esterna. La prima avviene attraverso l’assunzione dell’acqua minerale termale, la seconda, più nota, utilizza la
balneoterapia, i
fanghi e le
grotte.
Ogni tipologia di acqua ha un effetto preciso:
- Le acque bicarbonate, per l’alto potere disintossicante, alleviano i sintomi di gastrite, calcolosi, gotta, malattie del fegato, diabete.
- Le acque cloruro-sodiche contrastano le malattie del fegato, gastrite, la colite e la stitichezza.
- Infine le acque arsenicali e ferruginose sono molto benefiche in caso di malattie della pelle e anemia.
Come scegliere le più adatte a noiA seconda degli elementi che contengono, le acque termali hanno un effetto diverso sul nostro fisico. Per scegliere quelle più adatte alle nostre esigenze, ecco un piccolo elenco.
Acque termali oligomineraliSono molto diluite e sono particolarmente indicate per curare
gotta,
calcolosi renale,
ritenzione idrica, infezioni
batteriche e
piorrea, una malattia dei denti che ne determina la caduta.
Acque termali mediomineraliContengono una concentrazione media di sali minerali e sono adatte a curare
diabete e
osteoporosi.
Acque termali mineraliPossiamo distinguerle ulteriormente in:
- Acidule, ovvero ricche e di anidride carbonica, indicate per disturbi digestivi, gastrite, diabete.
- Alcaline, che si dimostrano molto idratanti, indicate per artrite, diabete, cattiva circolazione, fegato affaticato ed epatite, gastrite, psoriasi e malattie infiammatorie della pelle, emorroidi, cefalea cronica.
- Bicarbonate, che contengono molto bicarbonato di sodio, adatte per chi patisce acidità di stomaco, disturbi gastrointestinali e calcoli biliari o problemi alla colecisti.
- Calciche, ricche di calcio, adatte in gravidanza, menopausa e come prevenzione dell'osteoporosi.
- Carboniche, consigliate per i bagni e le inalazioni, servono anche contro cellulite, problemi della circolazione e ipertensione.
- Clorurate, contenenti un’alta percentuale di cloruro di sodio, consigliate per disturbi epatici, intestinali e biliari, ma controindicate in caso di problemi renali.
- Ferruginose, ricche di ferro o arsenico, i cui bagni e fanghi sono indicati nelle affezioni ginecologiche. In generale sono acque consigliate in caso di carenza di ferro, malattie della pelle e della tiroide.
- Magnesiache, indicate per prevenire l'arteriosclerosi e contrastare la stipsi.
- Radioattive, ovvero ricche di radon, indicate per problemi ginecologici e infiammazioni articolari o nevralgie.
- Solfate, ideali per tutte le affezioni alle vie respiratorie tra cui sinusiti, faringiti e laringiti. Inoltre sono altresì indicate per problemi intestinali tra cui la colite spastica.
- Sulfuree, contenenti molto zolfo, si consigliano per tutte le affezioni alla pelle e alle vie aeree.
Acque di mare (talassoterapia)Nelle spa delle località marine, viene suggerita per curare
affezioni della pelle, delle vie respiratore (
asma) e
dolori osteoarticolari.
AvvertenzeÈ bene ricordare che, durante le cure, l’organismo è sottoposto a forti stimoli: bisogna quindi essere preparati all'insorgere della cosiddetta “crisi termale” che interviene dopo qualche giorno dall’inizio della terapia e che è caratterizzata da leggero innalzamento della temperatura, senso di stanchezza, insonnia. Ma non ci si deve scoraggiare: affinché la cura sia davvero efficace, dovrebbe avere una durata media di almeno 10 giorni e andrebbe ripetuta per alcuni anni.
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