Una bella tintarella in autunno comincia da una buona abbronzatura d’estate, che deve essere raggiunta proteggendo adeguatamente la pelle con i solari più adatti. Per evitare di sbiancare in fretta una volta tornate in città, ci sono alcuni accorgimenti da seguire sia nel periodo di vacanza sia subito dopo. Certo, non si potranno fare miracoli, però un colorito sano e dorato più a lungo si può mantenere. Ecco come.
Idratare, idratare e ancora idratare
La nostra pelle va annaffiata regolarmente. Se dovrebbe essere scontato durante il periodo caldo, meglio ricordarlo per il periodo subito dopo. Una pelle idratata reagisce meglio al sole, è ricettiva e non si sciupa seccando troppo velocemente. Subito dopo l’esposizione al sole è buona norma applicare creme idratanti doposole adeguate al proprio tipo di pelle, mentre una volta tornate in città la crema deve diventare una tappa obbligata dopo ogni bagno o doccia.
Idratare non significa solo agire dall’esterno, ma anche dall’interno. Il consiglio sempreverde di bere molto durante il giorno non è da dimenticare. Se non riuscite a bere acqua, optate per qualche tazza di tisana, infusi o karkadè, bevuto fresco d’estate è molto dissetante e ha proprietà antiossidanti. Oltre ai liquidi, è bene assumere anche tanta frutta e verdura. Le stesse che si consigliano per preparare la pelle all’abbronzatura, ovvero tutte quelle ricche di betacarotene: carciofi, sedano, broccoli, pomodori, spinaci, melanzane e carote, ricche di carotene. Per quanto riguarda la frutta, privilegiare il melone, le fragole, le ciliegie e le albicocche.
Rimuovere le cellule morte
Contrariamente a quanto si possa pensare, per mantenere un’abbronzatura duratura è necessario favorire il ricambio cellulare superficiale. Questo significa prima di tutto utilizzare detergenti delicati e poco aggressivi per non indebolire l’equilibrio del film idrolipidico (la barriera costituita da acqua e grasso che protegge la cute) già prosciugato a causa dell’esposizione al sole. Optare per prodotti privi di tensioattivi e arricchiti con principi attivi idratanti, nutrienti e restitutivi, come oli detergenti contenenti aloe vera e burro di karité.
A causa dell’azione dei raggi solari, la pelle diventa più spessa e fibrosa perché produce un maggior numero di cellule cheratinizzate. Per questo è necessario praticare regolarmente anche un gommage delicato, che produce una leggera esfoliazione per portare via soltanto la stratificazione di cellule morte, destinata a staccarsi naturalmente. In questo modo si innesca un processo di rinnovamento cellulare profondo che stimola le strutture di sostegno cutaneo e migliora il colorito.
Qualche esposizione cittadina
Per fissare ancora un po’ l’abbronzatura si può optare anche per un ultimo weekend al mare di settembre. La pelle, idratata e rinnovata, sarà più ricettiva e assumerà facilmente il colorito. Si possono anche usare escamotage come gli autoabbronzanti o le lampade. I primi, non sempre garantiscono buoni risultati e comunque non hanno effetti duraturi perché non agiscono in profondità, oltre a non proteggere dalle radiazioni solari. Le seconde devono essere eseguite con moderazione e solo dai soggetti che non patiscono le conseguenze: chi ha la pelle chiara, chi soffre di couperose e capillari fragili, chi è soggetto a macchie cutanee deve evitare di esporsi alle lampade perché potrebbero avere effetti peggiorativi. Per questo non è da sottovalutare l’aiuto fondamentale del make-up che, almeno per il viso, grazie a terre e fondotinta, permette di mantenere una bonne mine anche quando il mare è lontano.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.