Per comunicare non esiste solo la parola: anche il corpo (attraverso le posture che assume, la mimica facciale, il tono della voce e lo sguardo) dice molto delle reali intenzioni ed emozioni di una persona, anche più delle parole stesse. A patto ovviamente di saper decifrare e interpretare i vari segnali comunicativi che il corpo è in grado di inviare. Avere familiarità con il linguaggio del corpo è importante sia per capire meglio chi abbiamo di fronte, sia per saperlo gestire e controllare a nostro vantaggio nelle varie situazioni sociali della vita. Ad esempio, durante un colloquio di lavoro oppure quando vogliamo fare breccia nel cuore di qualcuno e capire se è interessato/a a noi. Ecco qualche indicazione utile per imparare a decifrare e controllare il linguaggio del corpo!
La postura
La postura va osservata con attenzione perché può dire tanto del carattere di una persona. Chi si sente molto sicuro di sé e vuole dimostrare autorevolezza tende ad assumere una postura ben eretta, proprio davanti all'interlocutore, con le braccia e le gambe divaricate, quasi ad occupare il maggior spazio possibile. Se volete intimidire qualcuno e fare in modo che vi rispetti, è questa la postura migliore da tenere: avrà un certo effetto.
Se invece vi trovate in una situazione in cui non volete apparire dominanti e superiori oppure se notate che il vostro interlocutore è una persona particolarmente timida e remissiva, allora meglio lasciar perdere una postura del genere. Piuttosto, mettetevi al fianco della persona con cui state interagendo: una posizione di questo tipo è più amichevole, accogliente e molto meno dominante.
Ci sono invece alcune posture che comunicano chiaramente disagio, insicurezza e poca autorevolezza: stare in piedi con le braccia o le gambe incrociate oppure con le mani in tasca, appoggiarsi ad una parete, sedersi tenendo una posizione schiacciata. Se volete dare al vostro interlocutore l'impressione di essere una persona sicura e socievole (ad esempio, durante un colloquio di lavoro), è meglio quindi evitare posture di questo tipo. Da evitare anche una postura poco eretta, ovvero ricurva su se stessi, perché è in genere segno di un carattere tendente alla malinconia e alla depressione.
Inclinarsi leggermente verso una persona è spesso indice di simpatia e interessamento: fate quindi attenzione a questo tipo di postura quando vi trovate di fronte a qualcuno che vi interessa (se si inclina dolcemente verso di voi, è decisamente un segnale incoraggiante!).
La gestualità
Una gestualità ampia, con movimenti delle mani larghi e veloci nello spazio, è indice di un carattere sicuro e dominante.
Sono invece segno di nervosismo e insicurezza gesti come toccarsi in continuazione i capelli, grattarsi la fronte, dondolare una gamba o un piede, mangiarsi le unghie.
Gli occhi
Anche lo sguardo è importante: il detto popolare secondo cui gli occhi sono lo specchio dell'anima ha in effetti un suo fondamento. Dallo sguardo possiamo capire se una persona è effettivamente interessata a quello che stiamo dicendo: se le sue pupille appaiono dilatate significa che lo è. Spesso, la dilatazione delle pupille sta ad indicare anche innamoramento e attrazione fisica.
Interpretare la mimica facciale
Osservare con attenzione le espressioni facciali è molto utile per avere maggiori informazioni sui nostri interlocutori. Le principali emozioni (rabbia, gioia, tristezza, disgusto...) sono in genere facilmente riconoscibili dalla mimica, perché sempre uguali, in ogni Paese e in ogni cultura (a differenza dei gesti). Inoltre, è bene controllare se le espressioni facciali sono in linea o in contraddizione con le parole alle quali si accompagnano: se c'è incongruenza significa che la persona sta mentendo e i suoi reali pensieri traspaiono dal volto!
Oltre alla mimica, ricordatevi anche di osservare se il vostro interlocutore si tocca la faccia: toccarsi la faccia è infatti spesso e volentieri segno di tensione emotiva e preoccupazione. Oppure, più semplicemente sta a significare che si sta pensando a qualcosa di impegnativo (soprattutto se ci si tocca il mento e i lati del naso).
La testa
Spesso la testa viene sottovalutata e non è osservata con attenzione: è un errore, perché la sua posizione e i suoi movimenti sono in realtà segnali comunicativi molto forti.
Tenere la testa lievemente inclinata su un lato indica interesse e predisposizione all'ascolto (e anche simpatia verso l'interlocutore), così come annuire.
Le persone che durante una conversazione tendono a muovere spesso la testa, girandola da una parte e poi dall'altra, vogliono inconsciamente comunicare ansia e tensione oppure senso di inferiorità e sottomissione.
Al contrario, una testa ben ferma è indice di un carattere dominante e di senso di superiorità, oppure di massima serietà e impegno. A meno che alla testa immobile non si accompagni uno sguardo altrettanto fisso e immobile: in tal caso, è più probabile che la persona sia tutta presa dai propri pensieri e non si accorga di ciò che le sta intorno!
Il tono della voce
Molto rivelatore è anche il tono della voce, che è piuttosto difficile da controllare. Delle pause particolarmente brevi e un tono quindi concitato sono indice di menzogna. Un tono di voce basso e lento è spesso associato alle personalità con tratti depressivi, mentre un ritmo molto veloce e una certa tendenza ad interrompere gli altri sono segni distintivi di un carattere autoritario e sicuro.
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